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Rancan: «La Regione riveda la legge e consenta la pesca a siluro con esche vive»

Lo chiede il capogruppo della Lega Er, Matteo Rancan, in un'interrogazione nella quale avverte che «la progressiva affermazione del Siluro nel bacino del Po rappresenta una minaccia per tutte le specie ittiche autoctone»

«La Giunta prenda in considerazione la revisione della Legge Regionale del 7 (novembre 2012, n.11) al fine si consentire l'utilizzo delle esche vive nella pesca al pesce siluro». Lo chiede il capogruppo della Lega Er, Matteo Rancan, in un'interrogazione nella quale avverte che «la progressiva affermazione del Siluro nel bacino del Po rappresenta una minaccia per tutte le specie ittiche autoctone».

«Regione Lombardia, che riscontra i medesimi problemi con il contenimento del siluro essendo bagnata anch’essa dalle acque del Po, - ricorda il capogruppo - ha consentito in zone specifiche, per la sola pesca al Siluro, l’utilizzo come esca viva delle specie Abramide, Aspio, Cefalo e Gardon, solo se i pesci sono catturati e utilizzati sul luogo di pesca con divieto di rilascio in acqua di quelli trattenuti in vivo».

«Il pesce siluro è tra le specie alloctone più invasive presenti nel territorio nazionale e emiliano-romagnolo (nonché nel bacino padano), ed il divieto di utilizzare le esche vive per pescarlo, oltre ad aver creato non pochi malumori tra i pescatori, sta cominciando a rappresentare una seria minaccia per la sostenibilità delle altre specie ittiche» conclude Rancan. D'accordo con la richiesta presentata da Rancan anche la sezione leghista dell'Alta Valnure, guidata dal consigliere comunale bettolese Fabio Ottilia. 

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