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Rancan a Giordano: «C’è un sistema da scardinare, noi possiamo amministrare meglio»

Il popolare giornalista televisivo in Sant’Ilario con Matteo Rancan: «Si sente aria di cambiamento in Emilia-Romagna. La stampa ha strumentalizzato Bibbiano? Ci sono bambini strappati alle loro famiglie e la colpa sembra essere di chi ne parla»

«Mi hanno detto di venire a Piacenza a intervistare Matteo, della Lega. Pensavo fosse Salvini, invece è Rancan». Mario Giordano, giornalista di Mediaset e de La Verità, ha intervistato il consigliere regionale uscente Matteo Rancan, in cerca della riconferma. In una Sant’Ilario gremita, il popolare volto televisivo si è confrontato a tre giorni dalle Elezioni Regionali del 26 gennaio. Erano presenti, a dare manforte al candidato leghista originario di Cortemaggiore, oltre a tutti i dirigenti e amministratori locali piacentini, anche gli Mario Giordano-4eurodeputati Marco Zanni e Antonio Rinaldi.

Questo è stato uno degli ultimi appuntamenti elettorali del Carroccio sul territorio. «In questa sala – ha esordito il senatore Pietro Pisani - qualche giorno fa ha parlato l’ormai ex presidente della Regione Bonaccini: è ora di mandarli a casa. Questa Regione è governata da anni dagli stessi, finisce sempre che qualcuno si sente onnipotente se si continua con loro. Proprio adesso vengo d Bibbiano dove ho sentito cose strazianti da parte dei genitori». «Non devono esistere cittadini di serie B – ha aggiunto la deputata Elena Murelli - in questa regione, come a Piacenza, o come chi abita sull’Appennino. Tutti paghiamo le stesse tasse».

Una delegazione leghista piacentina era presente oggi a Bibbiano. «Strumentalizzare Bibbiano? Sempre che il problema sia parlarne – ha osservato Giordano dal palco durante la chiacchierata con Rancan - piuttosto che l’aver strappato bambini alle famiglie per soldi e per ideologia. Mi hanno accusato di essere populista e demagogo, io dico che i giornalisti dovrebbero stare in mezzo alla gente, il più possibile».

Giordano ha poi dialogato con il consigliere regionale uscente. «Abbiamo la sensazione di essere vicini a un cambio, a un qualcosa di epocale in questa regione…». «Sì, siamo alla vigilia di una svolta – ha detto Rancan -. È già un cambiamento vedere tante persone in giro che ci dicono che hanno votato per Pd o 5 Stelle e ora votano Lega. Dall’altra parte c’è paura e fifa, noi parlando con la gente siamo positivi».

«Non è una regione male amministrata, – ha aggiunto Giordano - in molti dicono così. Perché cambiare?». «Perché noi pensiamo prima alla nostra gente – ha replicato il giovane leghista -. Sappiamo che sulla sanità bisogna fare meglio. Anche solo per una visita dall’otorino servono mesi, ovvio che si va in Lombardia a farsi curare. C’è poi un sistema da scardinare. Piacenza è considerata da sempre l’ultima provincia della regione, e neanche Bonaccini in questi cinque anni ha cambiato le cose. Lui dice di aver girato il nostro territorio, però l’ha Lega-3anche penalizzato. Si veda sulla sanità».

Rancan sostiene che con la Borgonzoni le cose cambieranno davvero. «Con la Lombardia sapremo dialogare meglio, a partire dai trasporti e dal pendolarismo. Dobbiamo anche mettere mano ai ponti e alle strade». Tra i primi impegni, una legge urbanistica che regoli le «moschee mascherate da centri culturali» sul territorio emiliano-romagnolo. «La gente vuole al governo la Lega, non gente pronta a difendere la poltrona in qualsiasi modo. A Piacenza le sardine che hanno contestato Salvini l’altro giorno erano in tre. Figli di papà che nascono come movimento politico “contro qualcuno”».

Giordano ha introdotto il tema delle case popolari da affidare prima ai “nostrani”. «Noi abbiamo chiesto una residenzialità storica – ha detto Rancan - di almeno dieci anni per chi ottiene una casa popolare. Sarà una cosa che porteremo avanti dal primo giorno. E non si può avere una casa popolare in questa regione e una "prima casa" al proprio paese d’origine».

«Chi fa impresa – ha poi proseguito nel dibattito il consigliere uscente - deve essere visto come una risorsa in questa regione. La cosa Giordano-4importante è tagliare le tasse alle aziende che decidono di assumere giovani». Il giornalista di Mediaset e de La Verità si è scagliato contro l’Europa - «Sapete quanto la amo l’Europa, userei la ruspa, anzi servirebbero i carrarmati» - e le sue imposizioni sull’agroalimentare. «Dobbiamo difendere il nostro Paese da ogni attacco europeo, dalle sue regole. Dobbiamo difendere il cibo, la lingua, le tradizioni, il mercato. Non possiamo essere un Paese in cui l’idolo è il sindaco di Riace che infrange la legge per ripopolare un paese con pochi abitanti con i migranti».

Infine, Giordano si è segnato tre impegni di Rancan che fra un anno e mezzo tornerà a verificare in un’altra serata piacentina. «Sicurezza – ha concluso il magiostrino - con la Polizia Locale sulle strade a fare sorveglianza. "Prima i piacentini" per le case popolari. E contributi ad hoc per gli agricoltori locali, soprattutto delle zone disagiate».

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