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Rancan: «I medici smentiscono il direttore generale Ausl. La Regione prenda posizione»

Così il capogruppo della Lega in consiglio regionale Matteo Rancan, che ha depositato un'interrogazione per fare luce sui lavori di ristrutturazione della struttura


 

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Da: Stampa Lega Emilia-Romagna <uff.stampa@legaemiliaromagna.it>
Date: gio 29 ott 2020 alle ore 13:14
Subject: OSPEDALE DI PIACENZA, RANCAN (LEGA ER): "I MEDICI SMENTISCONO IL DIRETTORE GENERALE DELL'AUSL. LA REGIONE PRENDA POSIZIONE"
To: Stampa Lega Emilia e Romagna <uff.stampa@legaemiliaromagna.it>


 

OSPEDALE DI PIACENZA, RANCAN (LEGA ER): "I MEDICI SMENTISCONO IL DIRETTORE GENERALE DELL'AUSL. LA REGIONE PRENDA POSIZIONE"

«Mentre il direttore generale dell'Ausl minimizza, medici anestesisti e rianimatori lanciano l'allarme, sostenendo che lo spostamento al terzo piano del reparto di Rianimazione dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, causa lavori di muratura, possa rappresentare un rischio aggiuntivo per i pazienti e gli operatori di tutto il nosocomio. Ma qual è la verità? La Regione ha intenzione di ascoltare l'appello degli addetti ai lavori?». Così il capogruppo della Lega in consiglio regionale Matteo Rancan, che ha depositato un'interrogazione per fare luce sui lavori di ristrutturazione della struttura.

«Avevo già denunciato la situazione lo scorso 19 ottobre attraverso un'interrogazione alla Giunta perché mi pareva assurdo che, pur sapendo che la possibile seconda ondata di Covid sarebbe arrivata in autunno, una città come Piacenza, già martoriata dalla pandemia fra marzo e aprile, si trovasse in questo momento con un reparto così importante nel bel mezzo di lavori di ristrutturazione. Anche perché la sua vicinanza al Pronto Soccorso e alle Sale parto è indubbiamente strategica dal punto di vista funzionale e operativo» ha spiegato il leghista.

Ma nella stessa giornata era arrivata la replica del direttore generale dell'Ausl di Piacenza Luca Baldino, che riteneva le considerazioni dell'interrogazione di Rancan "prive di fondamento" e sottolineava: «L’agenda dei lavori di cantiere, concordata con la Regione, è stata quella corretta per poter disporre di posti letto di terapia intensiva in ogni periodo».

Eppure qualche giorno più tardi anestesisti e rianimatori hanno descritto tutt’altra situazione rispetto a quella raccontata da Baldino: sbagliati i tempi dei lavori e, soprattutto, rischioso lo spostamento al terzo piano, che espone i pazienti critici «a un rischio aumentato che non può essere ridotto, neanche da un impegno di più anestesisti, qualora aumentasse numericamente la nostra presenza», e hanno sollevato ulteriori problemi.

«Ma ancora una volta il direttore l'Ausl ha smentito, questa volta attraverso il direttore sanitario, sostenendo, secondo le sue parole, che “si sta lavorando proprio per garantire il più alto livello di sicurezza. E sono certo che l’apporto degli anestesisti e rianimatori sarà adeguato rispetto alle necessità; come pure quello dei medici dell’area dell’emergenza urgenza e delle medicine» e garantendo che guardie notturne e interdivisionale saranno “attivate in caso di necessità” ha spiegato il capogruppo della Lega.

«Alla luce delle considerazioni esposte, in principio dal sottoscritto e successivamente, dal Direttore generale dell’Ausl di Piacenza, dai medici anestesisti e rianimatori dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto ed, infine, dal Direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza, chiedo quale sia l’opinione della Giunta regionale in merito all’attuale situazione del reparto di Rianimazione del nosocomio di Piacenza e se intenda ascoltare l’appello dei medici anestesisti e rianimatori» ha concluso.

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