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Rancan: «Il simbolo del Pd scompare perché Bonaccini si vergogna»

«Niente simbolo del Partito Democratico - commenta il consigliere regionale della Lega, capolista del Carroccio a Piacenza, Matteo Rancan - e niente colore rosso: ecco il manifesto di Stefano Bonaccini, il governatore dem dell’Emilia Romagna che cerca la riconferma alle Regionali del 26 gennaio 2020. A chi gli ha fatto notare l'incongruenza fra l'essere un uomo forte del Pd e la scelta di non utilizzare il simbolo del suo partito nei manifesti elettorali, il governatore uscente ha sempre replicato “non conoscete la legge Elettorale”. La verità è che Bonaccini sa bene che il Pd, oggi non è proprio sinonimo di simpatia, pertanto se ne vergogna e tenta in ogni modo di sganciarsi da questo percepito. Del resto basta fare un passo indietro nel tempo e tornare alla campagna elettorale per le Regionali di 5 anni fa, per sconfessare “le balle” del governatore uscente: guarda caso, infatti, allora sui cartelloni c'erano tutti i simboli dei partiti di sinistra che lo appoggiavano. Ovviamente non mancava quello del Pd, essendo Bonaccini storicamente legato a doppia mandata al partito, prima come iscritto, poi come consigliere regionale, dunque come presidente, oggi uscente».

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