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Rancan: «Incarico da oltre 9mila euro al mese per Venturi»

Il capogruppo leghista: «Commissariato l’assessore alla sanità Donini a spese dei cittadini»

«Lo stipendio da oltre 9mila euro al mese percepito dall'ex commissario straordinario all'emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, altro non è che il costo che i cittadini emiliano-romagnoli hanno dovuto pagare per l'inadeguatezza della Giunta Bonaccini rispetto alla gestione della pandemia». Così il capogruppo della Lega Emilia-Romagna, Matteo Rancan, sull'incarico conferito da Bonaccini all'ex assessore alla Sanità, Sergio Venturi, durante la prima fase emergenziale. «Al di là della criticità transitoria connessa alla positività asintomatica del titolare dell'assessorato, Raffaele Donini, il governatore Stefano Bonaccini ha, di fatto, commissariato in toto la Sanità regionale dal 5 marzo sino allo scorso 8 maggio demandandone la gestione all'ex assessore Venturi. E, sia chiaro, si è trattato di un commissariamento pagato profumatamente coi soldi dei cittadini. La Lombardia, invece, ha solamente affiancato all'assessore Giulio Gallera il commissario ad acta Guido Bertolaso, con la differenza che questi ha percepito come compenso un solo euro e non una retribuzione pari al 95% di quella del Presidente della Giunta, Stefano Bonaccini». «Questa precisazione era doverosa alla luce delle parole utilizzate da Bonaccini che, in occasione delle dimissioni di Venturi, lo aveva ringraziato per “l'apporto generoso reso alla Comunità emiliano-romagnola”», conclude il capogruppo leghista.

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