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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Rancan: «La Regione spieghi come intende attuare il protocollo per le vaccinazioni in azienda»

Lo chiederà il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan, nel corso del question time dell'Assemblea legislativa emiliano-romagnola

«La Regione spieghi le modalità con le quali intende dare attuazione al Protocollo per la vaccinazione in azienda finalizzato a supportare la rapida realizzazione del Piano vaccinale nazionale anti SARSCoV - 2/Covid – 19. In particolare: quando prevede di emanare le Linee guida operative?». Lo chiederà il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan, nel corso del question time dell'Assemblea legislativa emiliano-romagnola.

«Il 6 aprile scorso – spiega il capogruppo - è stato siglato dalle Parti Sociali il Protocollo per la vaccinazione in azienda finalizzato a supportare la rapida realizzazione del Piano vaccinale nazionale anti SARSCoV -2/Covid-19, coordinato dal Commissario Straordinario Gen. Figliuolo. Seppure centinaia di aziende abbiano manifestato la propria disponibilità a raccogliere l’appello lanciato dal Gen. Figliuolo, ad oggi, in Emilia - Romagna, non esistono le condizioni per poter aderire o pianificare la campagna vaccinale in azienda perché la Regione Emilia - Romagna, a differenza di tante altre Regioni, non ha ancora emanato le proprie Linee guida» denuncia.

Dalle indiscrezioni apparse sugli organi d’informazione, a seguito dell’incontro che si è tenuto il 4 maggio fra i vertici dell’Ente ed i componenti del tavolo del Patto per il lavoro e per il clima, sembrerebbe che l’orientamento espresso dalla Regione sia indirizzato alla costituzione di pochi e grandi HUB aziendali a sostegno della campagna di vaccinazione pubblica a servizio del territorio, ovvero prevederebbe che la cosiddetta vaccinazione aziendale, oltre che ai dipendenti, si apra anche ai lavoratori di altre aziende vicine e agli abitanti del territorio in generale.

Si parla di 20 - 30 HUB, quindi in tutto e per tutto centri vaccinali equiparabili agli hub pubblici, in grado di inoculare minimo 500 dosi al giorno per un periodo di almeno due mesi. «Se tali anticipazioni fossero confermate risulterebbero di fatto difficilmente realizzabili singole campagne di vaccinazione in azienda, se non per i grandi gruppi, oppure, al massimo, tramite HUB vaccinali realizzati dalle associazioni datoriali in luogo delle aziende associate che si limiterebbero a sostenerne pro quota i costi», avverte il leghista.

«Quello che è certo è che in carenza di un quadro normativo definito, risulterà impossibile per le imprese effettuare valutazioni circa l’opportunità di realizzazione dell’iniziativa. In data 24 febbraio 2021 è stata approvata dall’Assemblea legislativa una risoluzione (oggetto n. 2491) tesa ad impegnare la Giunta ad agevolare l’impiego dei medici competenti, ai sensi del D.Lgs. n. 81 del 2008, per vaccinare i lavoratori. Tuttavia, ad oggi, nessuna informazione è stata fornita all’Assemblea legislativa direttamente, o per il tramite della competente Commissione assembleare, circa le modalità con le quali la Giunta regionale intende dare attuazione al coinvolgimento delle aziende nella campagna vaccinale», conclude Rancan.

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