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Rancan (Lega): «Sistema affidi, i numeri della "commissione Bibbiano" sono di parte»

Il consigliere regionale della Lega, Matteo Rancan: «Benché la Commissione regionale avesse poteri limitati che non le hanno consentito di verificare un coinvolgimento della politica nel sistema degli affidi è anche vero che dalle intercettazioni emerge un “sistema Bibbiano”. Pertanto, o la relazione conclusiva della Commissione metterà nero su bianco una chiara presa di posizione politica in ordine alla vicenda “Bibbiano” o la Lega non la sosterrà e ne presenterà una propria»

«E' evidente che l'interpretazione dei dati relativi agli affidi in Emilia-Romagna, secondo la quale in Emilia-Romagna non esiste un sistema che agisce scientemente per allontanare i minori alle famiglie, è una lettura di parte, ovvero di quella parte politica rappresentata dal Pd che si è arrogata la presidenza della Commissione regionale d'inchiesta sui fatti di Bibbiano».

Il consigliere regionaledella Lega, Matteo Rancan,replica così a Giuseppe Boschini (Pd) e Igor Taruffi (Si), rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione d'inchiesta, per i quali “il sistema Bibbiano non esiste”.

«Occorre considerare – sottolinea Rancan – che alla Commissione speciale sono stati attribuiti poteri limitati, che non le hanno consentito di appurare con chiarezza e specificità se ci sia stato un coinvolgimento attivo della politica nel sistema degli affidi. Anzi, viene da pensare esattamente il contrario. Dalle intercettazioni telefoniche emerge chiaramente come Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali dell’Unione comuni Val d’Enza, abbia cercato più volte di dare in affido i bimbi, sottratti alle famiglie, a coppie Lgbt, alle quali prometteva anche che avrebbe lasciato i piccoli per tutta la loro vita. Così come non si può negare il legame fra Claudio Foti, responsabile del centro studi Hansel e Gretel di Torino, ed il Partito democratico, che in svariate occasioni (dalle feste di partito a convegni ben più remunerativi) lo ha invitato a dibattiti e convegni sul progetto sperimentale “La Cura” (patrocinati dalla Regione Emilia-Romagna) nei quali lo psicoterapeuta illustrava con numeri raccapriccianti i dati relativi al fenomeno violenza sui minori (una bimba su sei verrebbe maltrattata in famiglia)».

«D'altro canto, non sfugge a nessuno come il file rouge che unisce le tragiche vicende di Bibbiano, di Rignano Flaminio e dell'inchiesta Veleno sia rappresentato dalla presenza costante del centro Hansele Gretel e dalle tecniche spregiudicate che avrebbe provocato/pianificato gli affidi illegali, con l’ingiusta sottrazione dei figli ai genitori naturali», aggiunge il consigliere del Carroccio. 

Pertanto, «ferme restando le risultanze che emergeranno delle indagini della Magistratura che sta indagando sulla vicenda e sul business milionario che questa avrebbe generato, non possiamo non considerare come dietro alle storie di affidi-illeciti non ci possa essere un approccio culturale e ideologico che va assolutamente stigmatizzato. Tant'è che o la relazione conclusiva della Commissione speciale metterà nero su bianco una chiara presa di posizione politica in ordine alla vicenda “Bibbiano” o la Lega non la sosterrà e ne presenterà una propria», conclude Rancan.

TAGLIAFERRI: «PRESIDENZA FAZIOSA, VUOLE MINIMIZZARE BIBBIANO»

A seguito delle dichiarazioni rese in data odierna dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Speciale di Inchiesta circa il sistema di tutela dei minori nella Regione Emilia-Romagna, composta esclusivamente da rappresentanti di PD, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle, il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia esprime la seguente posizione: una conferenza stampa "autoreferenziale e faziosa" fatta "all'insaputa di tutti i commissari" e che "ha espresso un giudizio assolutamente partigiano ed assolutorio circa il sistema degli affidi nella Regione Emilia-Romagna, arrivando sostanzialmente a minimizzare quanto accaduto nel territorio della Val d'Enza, così come a negare la sussistenza di un vero vulnus nel sistema degli affidi e della gestione della problematica da parte dei servizi sociali". Secca bocciatura anche da parte dei consiglieri di Fratelli d'Italia sulle conclusioni della commissione d'indagine regionale sugli affidi. "Il fatto in se', che riflette la netta connotazione partitica dell'ufficio di presidenza -che, come noto, ha volutamente escluso il centrodestra dalla sua composizione fin dalla costituzione- manifesta tutta la sua gravità soprattutto se si tiene conto, non solo del lavoro ancora mancante nel calendario della commissione, ma anche -soprattutto- del volontario travisamento di dati oggettivi già acquisiti e documentati, che testimoniano -essi sì- la presenza di gravi criticità nel sistema". Di qui l'avviso di Fratelli d'Italia: «Se la maggioranza di centrosinistra in Regione pensa di assolvere il sistema politico-amministrativo che ha creato i mostri di Bibbiano, e di volere trasmettere il messaggio che nella Val d'Enza a guida Pd non sia successo nulla, non solo ovviamente non troverà la nostra adesione, ma ci costringerà a presentare, insieme alle altre forze di centrodestra, una controrelazione che possa effettivamente svolgere quell'operazione-verità alla quale il centrosinistra ha dimostrato, con le gravi dichiarazioni di oggi, di volere del tutto rinunciare».

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