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Rancan: «Nel centrosinistra nuovo che avanza? No, vecchio che ritorna»

Il capogruppo leghista in Regione commenta le prossime elezioni: «Tarasconi aveva fatto parte della fallimentare Giunta Dosi. In passato chiedeva agli esponenti del Pd di ritirarsi, ora chiede il loro appoggio»

Non è passato inosservato l’affondo che il capogruppo leghista in Regione, Matteo Rancan, ha destinato alle tre più autorevoli rappresentanti piacentine del Partito Democratico, in vista delle prossime elezioni amministrative. Rancan in un post su Facebook ha espresso alcune considerazione sul “campo avversario” che sfiderà Patrizia Barbieri.

«Da qualche tempo le testate giornalistiche locali ventilano la possibilità che la collega consigliere regionale del Partito Democratico Katia Tarasconi si possa candidare sindaco della città di Piacenza. Candidatura di partito, quindi, che si andrebbe a schierare in contrapposizione a quella civica del sindaco uscente, ed ancora in carica, Patrizia Barbieri. Questo è un punto importante da non tralasciare e da considerare siccome Tarasconi rappresenta in modo chiaro ed univoco il Partito Democratico, essendo lei presidente del suo partito nell’ambito dell’assemblea regionale. Il Pd ha forse in parte dimenticato il passato politico del suo esponente regionale che ha già ricoperto l’incarico di Assessore al Commercio della città dal 2007 al 2015? Per intenderci, quindi, Tarasconi ha fatto parte della nota fallimentare amministrazione di Paolo Dosi. In altre parole, fa un po' sorridere che la sinistra oggi pensi di presentare una figura che i piacentini non hanno più voluto all’interno dell’amministrazione cittadina, con il chiaro segnale dato dall’elezione di Patrizia Barbieri».

«Fa ulteriormente sorridere che la stessa papabile candidata ottenga l’appoggio di due figure di grande spicco della politica piacentina: Paola De Micheli e Paola Gazzolo. Un tridente d’attacco per la sinistra piacentina che parla al femminile, ma che al contempo rappresenta tutto il contrario di quello che la consigliera Tarasconi auspicava per il suo partito in una famosa assemblea nazionale del Pd quando urlò a gran voce il “Ritiratevi tutti”. Alla fine, nessuno si è ritirato. Anzi, sembra che si cerchi proprio l’appoggio di queste due figure per la campagna comunale del Pd. Alquanto curioso. Molto curioso se si pensa a Paola De Micheli. Quella che passò da Bersani, Renzi, Letta, commissario alla ricostruzione nel 2017, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (qualcuno ricorda la sua dichiarazione “Sui Bus finestrini aperti anche d’inverno”?) e per il noto non impegno per il crollo del ponte Lenzino».

«Molto curioso se si pensa a Paola Gazzolo. Assessore regionale con delega alla Sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa, Protezione civile durante l’alluvione che colpì il piacentino nel 2015, e assessore che mai investì in prevenzione da rischio idrogeologico, oggi paracadutata (perché non ricandidata alle ultime consultazioni regionali) come dipendente del Gabinetto del presidente della Giunta emiliana. Penso che la nostra città meriti di più. Merita di avere una visione ed un percorso che guardino al futuro, e mai al passato. Penso che non sia corretto nei confronti dei cittadini presentare il vecchio, solamente sotto una faccia diversa. Perché qui, più che il “nuovo che avanza”, mi sembra di vedere “il vecchio che ritorna”».

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