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Rapina in stazione, Rancan: «Piacenza non è sicura»

Il consigliere del Carroccio: «La rapina e l’aggressione subite da un ventunenne alla stazione ferroviaria il 9 gennaio rappresentano l’ennesimo fatto clamoroso che non può verificarsi se una città intende veramente definirsi sicura»

«La rapina e l’aggressione subite da un ventunenne alla stazione ferroviaria di Piacenza ieri pomeriggio rappresentano l’ennesimo fatto clamoroso che non può verificarsi se una città intende veramente definirsi sicura. Purtroppo, senza scomodare ancora il fumoso concetto della percezione, Piacenza sicura non lo è per niente». Matteo Rancan, consigliere regionale della Lega Nord, interviene così sull’episodio criminale commesso da due giovani dall’aspetto apparentemente nordafricano ai danni di un ragazzo di Castelsangiovanni.  «È inaccettabile – attacca il consigliere - essere aggrediti così in un luogo che per definizione dovrebbe essere accessibile a chiunque. Oltre a quell’impiego sistematico della polizia municipale nella lotta alla criminalità mai accettato dall’amministrazione comunale – propone -,  serve la certezza della pena nei riguardi di ogni reato: non è infatti più tempo di depenalizzazioni e sconti. Nel caso in cui i rapinatori fossero richiedenti asilo o clandestini, devono essere immediatamente rimpatriati. Se fossero invece regolari sul suolo italiano, devono essere puniti affinché siano dissuasi dal ripetere simili gesti in futuro. In un momento in cui a Piacenza i partiti ragionano sulle elezioni comunali di primavera – aggiunge Rancan -, è necessario prendere coscienza della necessità di un cambio di passo rispetto alle politiche lassiste del Partito Democratico che per troppo tempo hanno minato la sicurezza della nostra gente».

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