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Recinzione al giardino Infrangibile, Soresi: «Strumentale la critica alla partecipazione»

La consigliera di Fd’I risponde al rappresentate di “Piacenza in Comune”: «Non c’è mai stata partecipazione in merito alle recinzioni delle aree verdi in passato, noi tre incontri»

«La partecipazione rappresenta una bella parola, usata e abusata nel vocabolario della politica italiana ma troppo spesso ignorata. Iniziava così il comunicato con cui il consigliere di Piacenza in Comune, Luigi Rabuffi, lo scorso aprile, lamentava come la recinzione dei giardini pubblici dell’Infrangibile fosse avvenuta in mancanza di percorso partecipativo», afferma Sara Soresi, consigliereSara Soresi-6 comunale di Fratelli d’Italia.

«Sono solita approfondire prima di esprimermi su un argomento e così ho fatto anche in tale circostanza. Solo ieri ho ricevuto la risposta al mio accesso agli atti con il quale chiedevo per quali dei giardini pubblici piacentini ad oggi recintati fosse stato seguito il percorso partecipativo. All’ufficio non risulta siano stati attuati percorsi partecipativi in merito alla necessità, o meno, delle recinzioni installate».

«Ebbene, essendoci a Piacenza oltre quindici giardini pubblici recintati ed avendo, l’attuale amministrazione, provveduto alla delimitazione di solo due di questi, ne deriva che tutti gli altri sono stati cintati dalle precedenti giunte di centrosinistra di cui, tra l’altro, il consigliere Rabuffi ha fatto parte, in veste di assessore, all’incirca dalla fine del 2012 alla fine del 2014. E ciò senza seguire alcun percorso partecipativo. Appare allora strumentale la critica di Rabuffi dal momento che, tra l’altro, per i giardini dell’Infrangibile – al contrario di quanto avvenuto per l’installazione di tutte le altre recinzioni – sono state svolte ben tre riunioni pubbliche, così come comunicato anche dall’assessore Erika Opizzi nel Consiglio Comunale del primo marzo scorso».

«Ciò che balza all’occhio, anzi – continua Soresi – in considerazione delle affermazioni del consigliere Rabuffi, è proprio la sua assenza a tali riunioni pubbliche. Una polemica sul nulla, dunque, se si pensa che per la recinzione di tutti gli altri giardini pubblici non è stato svolto alcun percorso partecipativo, così come non è stata sollevata alcuna tipologia di polemica. Auspicando che finalmente le critiche da parte dei pochi e soliti noti possano placarsi – conclude Soresi – desidero ringraziare l’amministrazione per il lavoro svolto anche da parte dei tanti che quotidianamente mi comunicano il loro apprezzamento per la recinzione che, oltre ad evitare episodi di schiamazzi e vandalismi notturni, permette a bambini e ragazzi di poter giocare liberamente, occupando l’intero giardino».

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