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Prosegue il dibattito infinito

Recuperati 50 emendamenti al bilancio, ma tutto ancora in fase di stallo

Non si esce dall’impasse, il centrodestra prosegue nell’ostruzionismo: discussi 7 emendamenti in una seduta (partita in ritardo). Fdi: «Vogliamo le scuse del sindaco». Barbieri attacca ancora Gazzolo

La seduta doveva iniziare alle 16, in realtà è cominciata solo alle 18.35. Il primo emendamento votato alle 20. La chiusura alle 23, con soli 7 emendamenti affrontati e votati. È ancora in fase di stallo il bilancio previsionale della Giunta Tarasconi.

A Palazzo Mercanti alle 14.30 si erano ritrovati i capigruppo delle forze politiche (tranne Fratelli d’Italia) per cercare di raggiungere un accordo. Sono stati “recuperati” 50 emendamenti dichiarati in precedenza inammissibili, che si vanno ad aggiungere ai 182 ancora da discutere (ne sono stati affrontati solo quattro in sei ore nella precedente seduta). Gli emendamenti che le minoranze avevano presentato in origine erano 490.

La presidente Paola Gazzolo pensava di essere arrivata ad un buon compromesso. «Oggi si è tenuta una capigruppo alle 14.30, una valutazione politica collegiale con tutti i capigruppo che hanno voluto partecipare. Un confronto che ha portato all’unanimità dei capigruppo presenti ad ammettere 50 emendamenti di “particolare rilevanza politica” per le minoranze». A beneficiarne, in particolare, Alternativa per Piacenza, che si è vista accogliere istanze alla quale tiene particolarmente.

Poi bisognava sbrigare alcune incombenze organizzative. In questo modo la seduta consiliare è iniziata nel tardo pomeriggio, alle 18.35. Ma, nonostante “l’accordo”, il centrodestra ha poi proseguito nella sua tattica di logoramento e ostruzionismo. Fratelli d’Italia rimane l’ala più dura nei confronti della maggioranza. «Per noi tutto questo rimane una vergogna – ha ribadito Nicola Domeneghetti. Sugli emendamenti c’è stata la “scure Tarasconi”, un taglio scientifico degli emendamenti che non guardava al merito. Il nostro gruppo si è visto cassare il 62% delle proposte di modifica».

Gloria Zanardi (Fdi) aveva chiesto di sospendere la seduta subito. «Nello scorso Consiglio si era dichiarato che il taglio degli emendamenti era per questioni tecniche, adesso si valutano le questioni politiche». «Noi abbiamo subito un grosso torto a livello istituzionale – ha aggiunto la capogruppo Sara Soresi - non ci sono le basi oggi per un accordo. Vorremmo le scuse del sindaco per l’atteggiamento che è stato tenuto negli ultimi due Consigli, in particolare per non aver mai risposto sui nostri tre ordini del giorno. È stata una ritorsione nei nostri confronti e ai piacentini».

Anche per Andrea Fossati (capogruppo Pd) la maggioranza ha fatto un passo verso i colleghi. «Il Consiglio non deve occuparsi delle questioni formali e tecniche. Noi oggi volevamo dare la possibilità alle minoranze, tendere la mano. Fdi ha perso un’occasione oggi, poteva partecipare. Come maggioranza siamo venuti incontro». «Non riteniamo di aver perso un’occasione», è la sentenza di Soresi (capogruppo Fd’I).

Il primo emendamento discusso nel corso della atipica seduta è stato bocciato. Fdi aveva proposta di “ridurre la pressione fiscale, tributaria e tariffaria a carico dei cittadini”. “La riduzione della spesa può creare spazio per ridurre le aliquote dell’addizionale Irpef, invece di generare altra spesa”, si leggeva nella modifica. Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) ha denunciato «lo stato confusionale» di uffici e maggioranza: «Come poteva essere ammissibile, se per caso passa questa proposta, cade il bilancio». «È vero – aggiunge Domeneghetti - questo la dice lunga sui criteri utilizzati per valutarli». «D’altronde – è intervenuto anche Jonathan Papamarenghi (Civica Barbieri) - è stato dichiarato inammissibile un emendamento di ApP che chiedeva la pedonalizzazione di piazza Duomo, “perché di competenza di altro ente”. Quale altro ente è competente su piazza Duomo? Il Comune di Lugagnano. Comunque la presidente Gazzolo è inadeguata, se va avanti così ci vogliono 260 ore per discutere il bilancio». Anche Patrizia Barbieri piuttosto critica nei confronti della presidenza. «L’organizzazione dei lavori dell’aula fa acqua. Dovevamo votare il bilancio stanotte e invece dobbiamo ancora iniziare il dibattito. Gazzolo sta gestendo male la partita del bilancio». La prossima settimana ripartirà la discussione. 

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