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Referendum, anche a Piacenza vince il Sì con il 72,23%

Piacenza in linea con il risultato nazionale: il sì al taglio dei parlamentari prevale nettamente in tutto il territorio, mai sotto al 60%

E' stato completato lo scrutinio delle schede per il Referendum Costituzionale in tutto il territorio Piacentino. Sono così definitivi i numeri che consegnano al "Sì" al taglio dei parlamentari una netta affermazione anche nella nostra provincia, tendenza assolutamente in linea con i numeri nazionali. Nel Piacentino l'affluenza è stata del 50 per cento.

Nel Piacentino il Sì al taglio dei parlamentari ha trionfato con il 72,23% (75.817 voti), mentre il No si è fermato al 27,77% (29.148 voti). 

Il sì ha superato almeno il 60% in tutti i comuni piacentini. Il dato più alto a Corte Brugnatella (84%), quello più basso a Zerba (il 63%). In città il sì ha ottenuto il 68%. 

Alle 18.38, con più di 55mila sezioni scrutinate su un totale di 61.622 in tutta Italia per il sì ha votato il 69,59%, mentre il no si ferma al 30,41%. Si tratta di un referendum confermativo, quindi non è previsto il raggiungimento di un quorum per essere valido. L'affluenza definitiva al voto per il referendum costituzionale è stata del  53,84% alla chiusura dei seggi. 

In base ai dati del Viminale sono chiamati alle urne per il referendum confermativo della riforma sul taglio dei parlamentari 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Gli elettori residenti all’estero, che votano per corrispondenza, sono 4.537.308. Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle lo ha definito un "risultato storico". Per Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ora "si apre una stagione di riforme"

"Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il Movimento 5 stelle tutto questo non sarebbe mai successo", ha detto Di Maio. "Visto che c'è convergenza su questo aspetto voglio rivolgere un invito sia al fronte dei sì che al fronte del no: riduciamo anche gli stipendi dei parlamentari", ha affermato Di Maio. "In questa cornice il prossimo step dovrà essre l'approvazione di una legge elettorale proporzionale", ha spiegato. 

"Le proiezioni ci danno un risultato che si può definire storico e straordinario", ha commentato Vito Crimi, capo politico del M5s. "Grazie a chi è andato a votare in un periodo di covid, con la paura di recarsi in luoghi pubblici. Gli italiani si sono alzati per un dire si convinto alla riforma", ha aggiunto Crimi. "È la dimostrazione che il M5s per l'ennesima volta ha interpretato l'interesse dei cittadini e che siamo il motore trainante di questa legislatura. Dal 2013 si fa il canto funebre del M5s, invece siamo qui a dimostrare che siamo il motore del cambiamento. Grazie anche a Di Maio, il mio predecessore, per aver creduto in questa riforma".

"Siamo molto soddisfatti del risultato del referendum che è la conferma che il Pd è la vera forza di cambiamento e garante di un percorso di innovazione delle istituzioni. Lo dico perché con la vittoria del sì si apre la stagione delle riforme e noi faremo di tutto perché sia così", ha commentato Nicola Zingaretti, segretario del Pd, commentando i risultati del referendum per il taglio dei parlamentari della sede del partito al Nazareno. "Il no avrebbe bloccato la speranza di cambiare le istituzioni ma faremo di tutto per rappresentare le istanze di tante persone che hanno votato no, perché le sentiamo nostre".

"Un terzo del paese ha coraggiosamente detto no a una riforma populista e antipolitica. Solo un mese fa nessuno avrebbe scommesso su questo risultato, con questa affluenza. Certo, resta una sconfitta. Ma una di quelle su cui si puo' costruire. Sono orgoglioso di aver fatto questa battaglia insieme a voi", ha scritto su Facebook Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.

"Quando il popolo vota la democrazia trionfa. Contenti e soddisfatti per il risultato del Referendum. Abbiamo sempre sostenuto coerentemente sia alla Camera che al Senato la riduzione del numero dei parlamentari. La maggioranza degli italiani ha detto Sì. Grazie anche alla Lega l'Italia cambia pagina", ha commentato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.

I RISULTATI COMUNE PER COMUNE

AGAZZANO 71,8% - 28,1%

ALSENO 76,2% - 23,7%

ALTA VAL TIDONE 70,2% - 29,7%

BESENZONE 71% - 28,9%

BETTOLA 75,8% - 24,1%

BOBBIO 74,4% - 25,5% 

BORGONOVO 74,1% - 25,8%

CADEO 77,39% - 22.61%

CALENDASCO 76,4% - 23,5%

CAORSO 72,16% - 27,8%

CARPANETO 75,7% - 24, 2%

CASTELSANGIOVANNI 73,9% - 26% 

CASTELLARQUATO 70,2% - 29,8%

CASTELVETRO 69,4% - 30,5% 

CERIGNALE 69,8% - 30,1% 

COLI 74,7% - 25,2%

CORTE BRUGNATELLA  84,3% -15,6% 

CORTEMAGGIORE 74% - 26%

FARINI 72,3% - 27,2% 

FERRIERE 70,8% - 29,1%

FIORENZUOLA 73,5% - 26,4% 

GAZZOLA 74,6% - 25,3%

GOSSOLENGO 75,4% - 24,5%

GRAGNANO 73,8% - 26,9% 

GROPPARELLO 73,4% - 26,5%

LUGAGNANO 74,9% - 24%

MONTICELLI 71,8% - 28,1%

MORFASSO 77,3% - 22,7%

OTTONE 79% - 20,9%

PIACENZA 68,74% - 31,26% 

PIANELLO 72,8% - 27,9%

PIOZZANO 68,5% - 31,4% 

PODENZANO 76,3% - 23,6%

PONTEDELLOLIO 74% - 25,9%

PONTENURE 77,4% - 22.5% 

RIVERGARO 73,4% - 26,5% 

ROTTOFRENO 75,1% - 24,8% 

SAN GIORGIO 72,5% - 27,4% 

SAN PIETRO IN CERRO 74,7% - 25,2%

SARMATO  71,3% - 28,6%

TRAVO 72,2% - 27,7% 

VERNASCA 78,5% - 21,4%

VIGOLZONE 73,3% - 26,6%

VILLANOVA 69,4% - 30,6%

ZERBA 63,3% - 26,6%

ZIANO 72,2% - 27,8%

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