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Province, Pollastri, Bertolini e Foti: «La Regione nasconde il referendum»

«La Regione non perde occasione per continuare a dare schiaffoni al territorio piacentino, vuoi con il tentativo di sottrarre a Piacenza la centrale del 118, vuoi oggi con il tentativo di nascondere la libera volontà espressa da un organo legittimamente eletto dai piacentini»

«Appare davvero uno sgarbo istituzionale senza precedenti, privo di buon gusto e carico di faziosità politica, la proposta di riordino avanzata dalla Giunta regionale con propria Deliberazione dell’8 ottobre da inviare al Consiglio regionale, che omette di dare atto che con propria delibera n. 78 del 24 settembre 2012, il Consiglio provinciale di Piacenza ha avviato la procedura referendaria per il passaggio in Regione Lombardia». Così Tommaso Foti (Coordinatore provinciale del Pdl), Andrea Pollastri (consigliere regionale Pdl) e Filippo Bertolini (capogruppo Pdl in Provincia) intervengono con una nota sulla questione del Riordino delle Province e sul referendum.

E continuano: «La cosa è tanto più grave in quanto, mentre nella proposta di Deliberazione della Giunta regionale si dà atto che “nessun Comune ha esercitato iniziative volte a modificare le attuali Circoscrizioni provinciali” che quindi nessun Comune ha chiesto il distacco dalla Provincia di appartenenza secondo i dettami dell’Articolo 133 della Costituzione – nulla si dice della legittima decisione assunta dal Consiglio provinciale di Piacenza di attivare la procedura referendaria, arrivando persino ad ignorare l’esistenza di un atto, la cui piena pubblicizzazione è data dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 226 del 27 settembre 2012».

«E’ pur vero che anche nel verbale del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) del 1° ottobre inspiegabilmente la decisione del Consiglio provinciale di Piacenza non risulta, ma ciò non toglie che, avendo la Regione e solo la Regione il potere di proposta al Governo, è quest’ultima che avrebbe dovuto evitare ogni disparità di trattamento e rendere conto non solo del progetto di riordino degli ambiti territoriali così come prospettato dal CAL, ma anche il fatto che il Consiglio provinciale di Piacenza ha attivato la procedura referendaria prevista dalla Costituzione italiana».

E ancora: «Insomma, la Regione Emilia-Romagna non perde occasione per continuare a dare schiaffoni al territorio piacentino, vuoi con il tentativo di sottrarre a Piacenza la centrale del 118, vuoi oggi con il tentativo maldestro e deplorevole di nascondere la libera volontà espressa da un organo legittimamente eletto dai piacentini, quale è il Consiglio provinciale».

«In virtù di quanto qui sopra espresso, il consigliere regionale Andrea Pollastri provvederà a presentare in Consiglio regionale un emendamento alla proposta di Delibera della Giunta al fine di integrare l’atto in questione e ricostruire la verità dei fatti, che può anche dare fastidio, ma che tale è e deve rimanere»

           

 

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