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«Reggi? Con tutte quelle rotonde ha distrutto la città di Piacenza»

Attacco di Vittorio Sgrabi, nemico storico dell'ex sindaco piacentino, sull'esclusione dalle liste del Pd di Roberto Reggi. Invece Ricchetti a La7 commenta: «La sua esclusione? E' stato un errore madornale»

«Un errore madornale». Matteo Richetti, a "L'aria che tira" su La7, lancia il primo affondo renziano sull'esclusione dalle liste Pd dell'ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi e coordinatore della campagna elettorale alle primarie di Matteo Renzi. Per il candidato alla Camera e braccio destro del sindaco di Firenze, premiato alle primarie modenesi con oltre 9.000 voti, «non aver messo Reggi nelle liste è un errore madornale. Non si capisce perché un partito che ha puntato tanto sulle primarie ne mortifica poi uno dei protagonisti».

Sul sacrificio di Reggi ha le idee più chiare Vittorio Sgarbi, che ricorda nel suo stile di essere un "nemico" dell'ex sindaco di Piacenza, che lo ha anche querelato. «Ha distrutto Piacenza con le sue rotatorie, e sono contento che sia messo nella condizione di non fare più certe cose». «Ma i cittadini di Piacenza lo hanno scelto due volte», lo chiosa Richetti.

A Richetti, che poco prima aveva anche criticato il ripescaggio di alcuni parlamentari uscenti, che «non hanno fatto le primarie e poi rientrano in lista grazie alla sintonia politica con alcuni leader», viene poi chiesto se a suo parere si tratti di una vendetta. «Questo non lo so - risponde l'ex presidente dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna - Roberto ha condotto una campagna decisa e aspra a favore di Renzi, ma ha fatto il sindaco di Piacenza per due volte in virtù della sua capacità amministrativa». In una città, ricorda il renziano, che spesso aveva visto in sella amministrazioni di centrodestra.
(Fonte Dire)

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