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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Comune non paga? Reggi: "Colpa dell'inefficacia del Governo"

Il sindaco segnala come "la ricezione della direttiva europea sui tempi dei pagamenti non risolve l'indisponibilità di cassa dei Comuni" e che ci saranno "sempre più contenziosi tra imprese ed enti locali". Per gli appalti, "vincerà sempre l'offerta più bassa e di minor qualità"

Il soffocante Patto di stabilità, la riduzione e il ritardo dei trasferimenti dai livelli di governo superiore, ma anche l'annullamento dell'autonomia fiscale dei Comuni. Sono queste le cause che il sindaco di Piacenza e vicepresidente Anci Roberto Reggi ha indicato come principali nei ritardi dei pagamenti alle imprese da parte dei Comuni. Il primo cittadino è intervenuto stamani a Roma presso la sede del Cnel, al convegno "Qualità degli appalti e ritardi di pagamento", promosso dal Tavolo interassociativo Imprese dei servizi .

"GOVERNO INEFFICACE" - "Le soluzioni adottate dal Governo – ha detto il sindaco Reggi nel corso del suo intervento – sono inefficaci, ruotano attorno al problema senza trovare una soluzione concreta: la ricezione della direttiva europea sui tempi dei pagamenti non risolve l'indisponibilità di cassa dei Comuni; prevedo che l'unico effetto che avrà sarà quello di aumentare i contenziosi tra imprese ed enti locali impoverendo ulteriormente i Comuni che usciranno sicuramente sconfitti da queste vertenze".

LEGGE STABILITA' DA RIPENSARE - "Anche il fondo di 60 milioni per la velocizzazione dei pagamenti istituito dalla Legge di stabilità del 2011 – ha proseguito il primo cittadino – cui potranno accedere solo i Comuni virtuosi che negli ultimi tre anni hanno rispettato il Patto e che hanno un rapporto spese del personale su entrate correnti inferiore alla media nazionale, mitiga il problema senza risolverlo".

LE PROPOSTE - Reggi ha quindi prospettato le proposte dell'Associazione dei Comuni italiani. "E' necessario favorire da un lato gli accordi tra il Governo, le parti sociali, l'Anci e l'Associazione Bancaria Italiana per rendere accessibile il credito in presenza di contratti con la pubblica amministrazione, dall'altro è opportuno determinare le condizioni di maggior favore per facilitare l'avvio e la garanzia di pagamenti. E' essenziale – ha proseguito – la possibilità per le imprese di compensare i crediti vantati con i debiti nei confronti della pubblica amministrazione".

"SEMPRE MENO APPALTI E DI BASSA QUALITA'" - E ha sottolineato: "Ci stiamo battendo da tempo per la revisione del Patto di stabilità, la restituzione di una reale autonoma fiscale ai Comuni e lo sblocco dell'uso dei residui". "La riduzione drastica delle risorse disponibili – ha concluso Reggi – ci costringerà a ricorrere, negli appalti, sempre meno all'offerta economicamente più vantaggiosa ed utilizzare sempre di più il massimo ribasso. Il timore di ripercussioni sulla qualità dei servizi è forte per questo sarà necessario preparare i bandi con la definizione molto accurata del fabbisogno e vincolare alle regole i subappaltatori così come imposte agli appaltatori".

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