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Repubblica: «Donini e la dirigente Petropulacos ai ferri corti, pronto Baldino»

L’indiscrezione dell’edizione bolognese di Repubblica: «L’assessore alla sanità vorrebbe sostituire la dirigente generale alla sanità». E spunta il nome anche del dg piacentino

Il quotidiano “La Repubblica”, nell’edizione bolognese, lancia un’indiscrezione. L’assessore alla sanità Raffaele Donini sta pensando di togliere dal suo incarico Kyriakoula Petropulacos, dirigente generale del suo assessorato dal 2015. I due sarebbero ai ferri corti. Al centro di tutto, alcune divergenze sulle ultime mosse della Regione nel contrasto alla pandemia. Ad esempio la dirigente avrebbe sospeso i tamponi periodici per lo screening del personale sanitario. Decisione poi sconfessata da Donini. Sempre il quotidiano La Repubblica fa poi il nome del possibile sostituto della dirigente: l’ingegner Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl di Piacenza.

RANCAN: «ASSESSORE E DIRIGENTE SI DANNO BATTAGLIA SUI GIORNALI»

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo leghista in Regione, Matteo Rancan. «Frattura tra l'assessore Raffaele Donini e la Dirigente Generale Kyriakoula Petropulacos, nata dalla decisione della Dirigente di sospendere i tamponi periodici per lo screening del personale sanitario, scelta sconfessata successivamente dall'assessore. Mentre l'intero Paese sta cercando di uscire dal pantano della pandemia, gli apparati politici e tecnici dell'assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna se le danno di santa ragione, platealmente oltretutto. Proprio martedì voteremo in commissione le prime indicazioni sulla programmazione 2022 per le Aziende del Servizio Sanitario Regionale e, a nostro avviso, questo clima non semplifica i lavori. È necessaria una soluzione al più presto, perché il rischio che questo scontro si rifletta negativamente sulla gestione della sanità regionale, è concreto».

TAGLIAFERRI: «FARE CHIAREZZA»

Azzerare i vertici della sanità regionale e fare chiarezza sullo scontro tra la direttrice dell’assessorato e l’assessore alla Sanità sulle modalità di gestione delle liste d’attesa. A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “da un lato la direttrice generale dell’assessorato che, vista la situazione pandemica, ha sospeso il monitoraggio ogni 15 giorni con tampone a tutto il personale sanitario. Dall’altro l’assessore regionale alla Sanità che, dopo la sollevazione dei sindacati, ha congelato la sospensione, rimandando ogni decisione a un confronto fra tutte le parti; la prima ha chiesto spiegazioni ai vertici dell’Ausl di Bologna sul perché alcune richieste di visite e interventi siano stati tenuti ‘in attesa’ nel servizio pubblico pur essendoci, a quanto capiamo, le possibilità di assegnare subito la data delle prestazioni ai cittadini richiedenti”. Alla luce di questo duplice problema, Tagliaferri interroga la Giunta per sapere “se intenda fare una verifica pubblica di tutto ciò e promuovere anche un confronto urgente in commissione tra l’assessore e la direttrice generale dell’assessorato e in che modo il presidente Bonaccini intenda operare nell’interesse della salute dei cittadini, arrivando anche al punto di azzerare i vertici politici e dirigenziali della sanità regionale e nominare figure al di sopra di ogni conflitto”.

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