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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, 5 Stelle: «Ogni piacentino onesto paga 17 euro di Tari per gli insoluti»

L’intervento dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Andrea Pugni e Sergio Dagnino

«La lettura ragionata della delibera del Consiglio Comunale – fanno sapere i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Andrea Pugni e Sergio Dagnino - relativa alle tariffe TARI approvata il 16 febbraio mentre da una parte suggerisce ai cittadini l’opportunità di mettere in atto comportamenti virtuosi dall’altra evidenzia il dovere degli amministratori comunali di adottare provvedimenti urgenti e coraggiosi. La voce “rifiuti” è la principale spesa del Comune con oltre 21 milioni di euro che poi vengono richiesti ad aziende e famiglie; è doveroso perciò attivarsi per ottimizzare la gestione al fine di ridurre il peso dell’imposta sui contribuenti. I cittadini dovrebbero impegnarsi sia ad acquistare prodotti che generano meno rifiuti (a Piacenza ogni cittadino produce 728 kg/anno di rifiuti, mentre a Parma ogni cittadino ne produce solo 550 kg/anno) sia a differenziarli meglio. Gli amministratori dal canto loro potrebbero concentrarsi su poche ma sostanziali attività.

In primo luogo introdurre una tariffazione puntuale: chi meno differenzia, più paga. A Podenzano, dove è stata introdotta, la raccolta differenziata è salita all’82%; a Parma sono arrivati al 78% mentre a Piacenza si rimane fermi ad un misero 57%. Sempre a Podenzano una famiglia di 4 persone con un appartamento di 110 mq paga 149 euro, a Piacenza (senza tariffazione puntuale) paga 299 euro: il doppio! L’Amministrazione dovrebbe valutare in modo approfondito le componenti di costo alla ricerca di possibili risparmi. Ad esempio: per lo spazzamento delle strade a Piacenza vengono spesi 3 milioni e 743mila euro, pari a 36 euro per cittadino; a Cesena, città di dimensioni simili, vengono spesi 932 mila euro, ovvero ben 2 milioni 811 mila euro in meno. Stupisce apprendere che il quantitativo di rifiuti da spazzamento a Piacenza è passato dalle circa 1.000 ton medie degli anni 2011-2014 alle 4.000 ton del 2016 (nello stesso periodo i rimanenti 47 comuni della provincia passavano dalle 1.600 ton medie totali alle 1.100 ton del 2016).

Il M5S ha da sempre chiesto alle giunte di sinistra e di destra che hanno governato la città l’esistenza tra le risorse comunali di una figura preposta al controllo del peso dei rifiuti piuttosto che alla verifica dei passaggi dei mezzi che puliscono le strade. La risposta è sempre stata: “Nessuno”! Altra priorità riguarda l’attività volta ad arginare e gestire gli insoluti della riscossione della TARI. La previsione di insoluti è stata quantificata in 1 milione 780mila euro che saranno spalmati sui 103mila residenti piacentini: ogni piacentino onesto (che paga la TARI) dovrà pagare 17 euro che qualcuno non ha pagato e che qualcun altro non è stato capace di far pagare.

Si potrebbe inoltre dotare la città di eco-compattatori che in modo assolutamente virtuoso consentano ai cittadini di effettuare una selezione del materiale post consumo premiando la loro azione attraverso dei buoni da spendere nelle attività commerciali piacentine aderenti. Serve una cultura del riciclo che sia attivata nelle le scuole e attraverso campagne mediatiche e civiche che facciano comprendere a i cittadini l’importanza del riciclo (in tutte le lingue visti i tanti stranieri presenti in città).  Da parte dell’attuale amministrazione ci aspettiamo perciò un importante passo in avanti nelle politiche di gestione dei rifiuti che non ci facciano essere soggetti passivi di fronte ai dati poco confortanti del nostro territorio».

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