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Rifiuti, Lega: «M5S in malafede, colpevolizzi il Pd»

La Lega a M5S: «Se l’amministrazione di centrodestra della Liguria si vede costretta ad inviare i rifiuti in altre regioni è a causa delle politiche fallimentari della precedente giunta Burlando, dalla quale è stata ereditata una situazione non più sostenibile»

«Se l’amministrazione di centrodestra della Liguria si vede costretta ad inviare i rifiuti in altre regioni è a causa delle politiche fallimentari della precedente giunta Burlando, dalla quale è stata ereditata una situazione non più sostenibile». 

La segreteria provinciale della Lega Nord di Piacenza replica così al Movimento 5 Stelle, che attraverso il blog di Beppe Grillo rileva «bugie e inciuci tra Lega e Pd» alla base dell’accordo fra Emilia Romagna e Liguria sullo smaltimento dei rifiuti nel termovalorizzatore di Piacenza. «Non vi è alcun nesso – afferma il Carroccio piacentino – tra l’intesa siglata dalle due regioni e la protesta attuata lo scorso novembre dal nostro movimento di fronte all’inceneritore di Ferrara per dire no all’importazione di immondizia dalle regioni non virtuose. Che senso ha incolpare Salvini dell’attuale situazione se la nostra regione è governata dal centrosinistra? Fare leva su una manifestazione nata in tutt’altro contesto e organizzata da un partito che in Emilia Romagna è all’opposizione, non è altro che un pretesto ipocrita per colpire la Lega. Con un po’ di onestà non è difficile riconoscere che è la giunta Bonaccini a non fare gli interesse dei piacentini e a non curarsi della nostra salute. La giunta Toti, da poco insediatasi in Liguria, invece, deve ricorrere a questa soluzione d’emergenza nell’attesa di un piano migliorativo che possa sanare le criticità trasmesse da chi la ha preceduta. L’amministrazione ligure, appunto, ha trovato una regione disposta a farsi carico dei rifiuti prodotti dal proprio territorio: è quella emiliano romagnola che avrebbe dovuto opporsi».

La Lega piacentina si interroga inoltre sugli introiti derivanti dal conferimento dei rifiuti all’impianto piacentino. «Ci chiediamo infine – aggiunge la segreteria – come verranno impiegati i 100-120 euro al giorno incassati dal soggetto smaltitore. Sarebbe interessante sapere se saranno utilizzati per produrre quell’energia rinnovabile non ancora erogata».

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