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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rifiuti speciali, Pugni (5 Stelle): «Una decisione contro i cittadini»

Il candidato sindaco pentastellato interviene sulla decisione della Conferenza dei servizi

«La conferenza dei servizi ha accolto la richiesta di IREN. A Piacenza pertanto si bruceranno rifiuti speciali provenienti da fuori città. Una decisione arrogante e contraria al buon senso comune. Il M5S, nell'aula comunale, ha presentato negli anni scorsi numerosi interventi in merito alla tutela della salute e al miglioramento della qualità dell’aria, compresa la richiesta, non accolta, di chiusura nel 2020 dell‘inceneritore di Piacenza. Vogliamo spegnere l'inceneritore in quanto, ricordiamolo, è uno dei più vecchi e obsoleti presenti in regione. La decisione di oggi al contrario ne perpetua la vita arrecando un grave danno alla salute della popolazione soprattutto attraverso la combustione di rifiuti speciali.

I rifiuti speciali sono quelli derivanti dalle attività agricole e agro-industriali, dalle attività di demolizione, costruzione e scavo, dai prodotti delle lavorazioni industriali, artigianali, commerciali, sanitarie, dalle attività di recupero e smaltimento come ad esempio i fanghi prodotti dalla potabilizzazione dell’acqua, gli scarti legati al trattamento delle acque e alla depurazione delle acque reflue, i rifiuti prodotti dalle attività di abbattimento dei fumi.

Nei prossimi anni verranno bruciati 120mila tonnellate di rifiuti l’anno, senza tener conto, dell'impegno e della virtuosità dei cittadini di Piacenza nella attività di differenziazione degli stessi. Tanto più virtuoso sarà il risultato conseguito dai cittadini nella riduzione del rifiuto indifferenziato urbano tanto più aumenterà l'incenerimento di rifiuti speciali provenienti da chissà da dove. Noi non crediamo che l'impegno dei cittadini nella differenziazione dei rifiuti meriti un tale "premio". Perché invece non decidere l’introduzione della tariffazione puntuale e la "raccolta spinta" finalizzata allo spegnimento di una delle due linee dell’inceneritore? Purtroppo interessi diversi hanno decretato di collegare l’inceneritore al teleriscaldamento; ciò comporterà inevitabilmente un sodalizio a tempo indeterminato con buona pace di ambiente e salute pubblica.

Volontà e politica lungimiranti e coraggiose avrebbero potuto portarci a soluzioni virtuose come ad esempio la creazione di un centro di trattamento meccanico-biologico a freddo, in cui ridurre ulteriormente i rifiuti utilizzando tecnologie all'avanguardia e già sperimentate altrove con successo. Si è invece preferito privilegiare l’interesse privato a quello pubblico. Siamo in campagna elettorale e recentemente abbiamo notato come tutti si scoprano ambientalisti ed ecologisti. Fioccano da parte delle forze politiche proclami, dichiarazioni di intenti e belle promesse, salvo poi agire in modo contrario a quanto dichiarato. Noi la battaglia per l’ambiente e la qualità dell’aria la sosteniamo da sempre e continueremo a farlo».

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