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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rifondazione-Pd, settimana decisiva per la maggioranza

Le segreterie dei due partiti s’incontrano, prima del ritiro di giunta, per discutere della società a partecipazione mista e del ruolo del consigliere Pallavicini. Montanari: «Non condividiamo la società mista». Santi: «Tireremo le nostre somme»

Due incontri in questa settimana per decidere le sorti future della maggioranza. Rifondazione Comunista “incontra” il Partito Democratico per provare a mettersi le spalle le polemiche degli ultimi mesi su alcune questioni delicate e continuare insieme l’amministrazione Dosi. A complicare i rapporti – oltre ad alcune differenze di vedute sulla volontà di costituire in futuro una società a partecipazione mista pubblico-privato sull’acqua – sono state nell’ultimo periodo le querelle sul caso Ikea. Il ruolo di “bastian contrario” di Carlo Pallavicini in consiglio comunale non è mai andato giù al partito che guida la coalizione. Lo scorso luglio un battibecco negli istanti precedenti all’inizio del consiglio comunale tra Michele Bricchi (Pd) e Pallavicini infiammò il dibattito per diverse settimane. Pallavicini chiese al Pd di far dimettere il suo consigliere, altrimenti “Sinistra per Piacenza” sarebbe formalmente uscita dalla maggioranza, creando un grosso grattacapo a Luigi Rabuffi, assessore in quota Rifondazione nella giunta Dosi. Ora le parti, passata la pausa estiva, s’incontrano per discutere il futuro prima della partenza della giunta per il ritiro di Costalovara (Bolzano). A dialogare saranno le segreterie dei due partiti, rappresentate da Gianluigi Molinari (segretario provinciale Pd) e Roberto Montanari per il Prc.

«Siamo in una fase di verifica – racconta Montanari – dopo le strumentalizzazioni del Pd sulle minacce di Bricchi a Pallavicini. Le rispettive segreterie si vedranno per discutere del programma, prima che gli assessori, tra cui Rabuffi, partano per il ritiro. Il Pd purtroppo – continua l’esponente di Rifondazione – si sta rimangiando alcuni aspetti. Ora vogliono una società mista che noi assolutamente non condividiamo, oltre ad aver espresso nell’ultima discussione sul bilancio la volontà di privatizzare alcune gestioni pubbliche. Sinistra per Piacenza porterà queste istanze al confronto». E Rabuffi come sta vivendo questo momento? «L’assessore Rabuffi è testimone e garante dei punti programmatici che abbiamo sottoscritto al momento dell’alleanza e valuterà anche lui le cose, sostenendo le posizioni del partito».

«Con Rifondazione si parla – afferma il consigliere comunale di “Sinistra per Piacenza” Carlo Pallavicini - e c’è comunque un coordinamento. La nostra collaborazione è basata su alcuni temi condivisi, io però non faccio più parte da tempo del partito. Purtroppo, negli ultimi mesi soprattutto, sono accaduti dei fatti abbastanza gravi: un consigliere del Pd mi ha minacciato e il caso non è mai stato affrontato dal sindaco Dosi. In più nei giorni scorsi è stata pure incendiata la casa a un facchino dell’Ikea. Non c’è un collegamento diretto – evidenzia Pallavicini – però facendo alzare la tensione capita che qualcuno passi dalle sole minacce ai fatti. Facendo così tra me e la maggioranza vengono eretti dei muri di dieci metri sui nostri rapporti».

«È vero – rimarca il segretario provinciale David Santi - che è partito un confronto programmatico tra noi e il Pd. Sicuramente la questione importante sul tavolo del nostro incontro è l’acqua pubblica. Sarebbe un problema trovare un muro del Partito Democratico su questa questione: terminato questo confronto sui progetti, tireremo le nostre somme».  Ovvero: o dentro, o fuori da questa maggioranza.

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