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Riforma governo locale, Fratelli d'Italia: «Dosi e la Giunta dicano cosa ne pensano»

Tommaso Foti ed Erika Opizzi presentano una mozione sulla legge di riforma del sistema di governo regionale e locale

L'imminente approvazione (prevista per la fine di luglio) della legge di riforma del sistema di governo regionale e locale da parte della Regione Emilia-Romagna e l'impatto della stessa su Province, Comuni e loro Unioni, è oggetto di una mozione urgente presentata dai consiglieri comunali Tommaso Foti ed Erika Opizzi.

Gli esponenti di Fratelli d'Italia, sottolineato che la legge di riforma individua "le misure per favorire l'esercizio in forma associata delle funzioni strumentali degli Enti locali, quelle per favorire lo sviluppo delle fusioni di Comuni e quelle per il governo delle aree vaste" evidenziano come "molto del futuro degli enti locali, passerà attraverso l'istituzione della Conferenza inter-istituzionale cui competerà l'approvazione di un documento unitario di programmazione degli obiettivi del governo territoriale".

Foti e Opizzi aggiungono che "anche in ragione degli incentivi economici previsti per la fusione dei Comuni, oltre che per le positive ricadute sul funzionamento della macchina burocratica, sono diversi i Comuni dell'Emilia-Romagna che stanno commissionando studi di fattibilità a riguardo". Di qui la loro opinione secondo cui "il Comune di Piacenza non può assistere al mutamento del quadro istituzionale regionale senza esprimere un'opinione, tenuto anche conto che lo sviluppo urbanistico-edilizio di alcuni comuni confinanti (Rottofreno, Caorso, Pontenure, Gossolengo, Podenzano) o comunque viciniori (San Giorgio e Rivergaro) suggerisce quanto meno di verificare la possibilità di fusione con alcuni - se non tutti - detti enti."

Una scelta che, per i consiglieri di Fratelli d'Italia, porterebbe "ad un'integrazione effettiva dei territori, con possibilità di sviluppo specifiche per gli stessi, ispirata a criteri di cooperazione anziché di competizione, oltre che la certezza di completare - in tempi brevi - la rete infrastrutturale che va resa più funzionale, sia a servizio dei cittadini che delle imprese. Foti e Opizzi richiamano, quindi, l'attenzione del Consiglio comunale sul fatto che le Conferenze territoriali sociali e sanitarie "potranno assumere un ruolo ed un ambito di area vasta coerentemente con le aggregazioni delle funzioni in tali ambiti" la qual cosa "deve vedere il Comune di Piacenza protagonista di scelte che, fatalmente, sono destinate a profondamente incidere in un ambito delicato e sensibile quale quello sanitario". La mozione chiede quindi che il Sindaco Dosi e la Giunta "si pronuncino ufficialmente sui contenuti della riforma" e comunque si attivino affinché "la stessa non sia subita - quanto meno -  in sede di applicazione, ma attentamente monitorata, anche attraverso la periodica convocazione dei rappresentanti piacentini all'interno dell'Assemblea Legislativa e lo svolgimento di specifiche informative alla competente commissione consiliare".

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