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Rilasci dal Brugneto e rilancio della Val Trebbia, già 500 firme a sostegno del documento Pd

il Partito Democratico promuove una grande raccolta di firme a sostegno del documento per il rilancio territoriale della Val Trebbia e per chiedere la revisione degli accordi sul rilascio delle acque dalla diga del Brugneto

Dopo l’approvazione degli ordini del giorno in consiglio provinciale e nei consigli comunali di tutti i comuni rivieraschi, il Partito Democratico promuove una grande raccolta di firme a sostegno del documento per il rilancio territoriale della Val Trebbia e per chiedere la revisione degli accordi sul rilascio delle acque dalla diga del Brugneto. «La crisi idrica che il territorio piacentino sta vivendo in questi giorni purtroppo conferma tutta la validità del nostro appello per il ripristino di livelli idrici adeguati alla vallata – afferma il capogruppo in Provincia Marco Bergonzi – e la richiesta immediata non può che essere quella di non chiudere le paratie del Brugneto. L’assoluta insufficienza dei brevi periodi di rilascio è la dimostrazione che non è più rinviabile una soluzione strutturale. Non è più tollerabile un disciplinare di rilascio delle acque obsoleto, basato su una previsione di un milione di abitanti per Genova, mentre ne ha attualmente 630mila. Viene stoccata acqua per un territorio che non ne ha bisogno, mentre i nostri campi restano assetati».

Nel documento "Quale Futuro per la Val Trebbia?", messo a punto dai circoli del Pd, si pone infatti con forza l’esigenza di ripartire dal fiume  e dal ripristino di livelli idrici adeguati a tutte le vocazioni della vallata, dall’agricoltura al turismo, per il suo rilancio e il contrasto al processo di spopolamento. Ad oggi sono state raccolte oltre cinquecento firme, ma la sottoscrizione proseguirà nelle prossime settimane presso le segreterie dei circoli Pd dei comuni interessati nelle feste estive. Al termine della raccolta, a settembre, la petizione sarà portata in Regione.

«Abbiamo promosso la raccolta di firme – spiega la segretaria del circolo Pd di Gossolengo Elisabetta Rapetti – in varie occasioni nel nostro comune e posso dire ha suscitato molto interesse da parte delle persone, significa che il tema è sempre molto sentito. Sia sul versante produttivo, con i problemi dell’agricoltura, sia su quello turistico e ambientale. La piena valorizzazione della porzione di pianura della nostra valle e il suo rilancio passano obbligatoriamente per un incremento delle risorse idriche disponibili. Per questo proseguirà la sottoscrizione: l’approdo del nostro documento sarà successivamente in Regione».

Il documento del Pd sul rilancio del Trebbia era già stato approvato nella forma di ordine del giorno Consiglio Provinciale, mentre in Regione Emilia Romagna ha assunto la forma di una risoluzione presentata all’assemblea legislativa dal consigliere piacentino Marco Carini. Nel testo si fa riferimento alla crescente sofferenza del fiume e al mancato sviluppo delle attività ad esso collegate, che stanno accelerando il fenomeno di spopolamento dei territori della valle. Si propone l’istituzione di un tavolo politico-tecnico che ridefinisca la concessione di derivazione dell’acqua del Brugneto e la valutazione di una specifica modalità di gestione dei rilasci che consenta l’aumento sino ad una quantità d’acqua sufficiente per far tornare il fiume un punto di riferimento sia per l’agricoltura che per il turismo dell’intera valle del Trebbia.

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