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Riscaldamento, Lega Nord: «Negli edifici pubblici si usa ancora il gasolio»

«Il pubblico esorta a utilizzare le fonti rinnovabili, mentre continua a bruciare gasolio per ottenere energia. Ecco una soluzione»

«Nel Piacentino – afferma in una nota la Lega Nord provinciale - la pubblica amministrazione e tutto il settore pubblico, dai quali negli ultimi anni abbiamo spesso sentito appelli all’utilizzo delle fonti rinnovabili, continuano in realtà a bruciare gasolio per ottenere energia. Dunque non sono solo le installazioni industriali l’unica causa dell’inquinamento dell’aria, che dalle nostre parti è intensificato dalle condizioni climatiche ed atmosferiche della Val Padana.  Lo stesso teleriscaldamento attivo a Piacenza si è rivelato inefficace dal momento in cui impiega acqua prodotta dalla centrale termoelettrica, invece che dal termovalorizzatore di Borgoforte, per produrre calore. Inoltre, il trasporto dell’acqua nel sottosuolo comporta dispersioni di calore evitabili in quanto anch’esse comportano uno spreco.

Una rivoluzione, nel nome della tutela della salute delle persone, potrebbe partire proprio dalla nostra pubblica amministrazione, la quale dovrebbe tenere in considerazioni quelle eccellenze locali in grado di mettere a disposizione installazioni capaci di ridurre drasticamente il livello di emissioni. La soluzione, infatti, arriva proprio dai piacentini: sono nostri imprenditori quelli in grado di realizzare una tipologia di impianti per lo smaltimento dei rifiuti che non rilascia emissioni in atmosfera. Si tratta di impianti dotati di un’innovativa tecnologia adatta a trasformare i rifiuti in combustibili secondari, vale a dire gasolio, gas (gpl) e polverino di carbone utilizzando un sistema meccanico senza emissioni in atmosfera (classico esempio di economia circolare).  Le aziende inquinanti potrebbero adeguarsi, Borgoforte potrebbe trasformarsi pur continuando a smaltire rifiuti e l’aria del Piacentino ne trarrebbe un enorme beneficio. Il tutto andrebbe nella direzione delle decisioni prese a Parigi durante la conferenza sul clima COP 21, in quanto la riduzione della CO2 immessa nell’aria diminuirebbe considerevolmente. Vi è ancora un altro aspetto molto importante: la salute dei piacentini non sarebbe più così soggetta a malattie respiratorie e diminuirebbero i tumori dovuti all’inquinamento atmosferico. Ricordiamo che ai dirigenti della provincia è già stato consegnato un documento che spiega dettagliatamente come funziona l’innovativo impianto. Essendo la soluzione alla nostra portata, perché non cercare una via d’uscita al di fuori delle solite logiche di partito e degli interessi di qualcuno? Quando è in gioco la salute, l’unico interesse a guidare la classe politica e dirigenziale di un territorio dovrebbe essere il benessere della popolazione».

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