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Rischio sismico, Molinari e Tarasconi: «In edilizia procedure veloci e risposte tempestive»

Il ridotto dell'organico dedicato alle attività istruttorie oggetto di una interrogazione

 “Manifestiamo preoccupazione sulle evidenti difficoltà, da parte delle strutture tecniche regionali, nel prestare supporto ai Comuni che hanno scelto di non esercitare le funzioni in materia di rischio sismico in maniera autonoma entro il termine previsto dalle norme. Tutto questo a causa del ridotto organico regionale dedicato alle attività istruttorie”. I consiglieri regionali Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi intervengono così sul delicato tema dell’edilizia, oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da alcuni esponenti del Pd.

La legge regionale 19/2008, lo ricordiamo, disciplina il procedimento di autorizzazione per gli interventi di riduzione del rischio sismico. Chiunque intenda eseguire lavori di nuova costruzione, recupero del patrimonio edilizio esistente e di sopraelevazione, relativi a edifici privati, opere pubbliche o di pubblica utilità e altre costruzioni, deve richiedere l’autorizzazione a costruire; la norma fissa a sessanta giorni dalla data di presentazione dell’istanza il termine per la sua approvazione.

“La Regione dal 2012 ha adottato la Modulistica Unificata Regionale (MUR) per gli atti richiesti dalla normativa in materia di riduzione del rischio sismico ma – spiegano i consiglieri - ad oggi, per le strutture tecniche regionali competenti in materia sismica, che prestano supporto tecnico ai Comuni che non esercitano tali funzioni in modo autonomo, risulta che difficilmente venga rispettato il termine di sessanta giorni fissato dalla norma. Ciò è dovuto probabilmente al carico di lavoro rispetto al numero del personale”. 

“Attendiamo riscontri dalla Giunta – dichiarano Molinari e Tarasconi -  per conoscere se ci sia la consapevolezza del problema e quale sia il reale motivo dell’allungamento dei tempi delle istruttorie per poter trovare una soluzione. Riteniamo, infine, considerato il tema dell’edilizia legato in particolar modo al rischio sismico, che sia necessario lo sviluppo di analisi specifiche e di metodologie adeguate a sostenere tali interventi di prevenzione. Pertanto, rendere semplici le procedure e veloci le risposte degli uffici a tecnici e privati è un passaggio fondamentale che la Regione ha il compito di sostenere”.

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