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«Santa Chiara recuperato nel 2024. Valuteremo empori solidali a Castello e Fiorenzuola»

Reggi in Consiglio comunale ribadisce il cronoprogramma per il recupero dell’ex convento Santa Chiara e si confronta. «Con Barbieri lavoriamo assieme». Palazzo Xnl a supporto della Ricci Oddi

Il progetto di recupero dell’ex convento di Santa Chiara verrà presentato tra un mese. I lavori partiranno a inizio 2022 e il percorso potrebbe concludersi nel 2024. Lo ha chiarito Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ospite del Consiglio comunale per esporre il suo programma, che ha incassato il voto unanime del Consiglio generale dell'ente di via Sant'Eufemia. «C’era un’altra ipotesi su Santa Chiara – ha ricordato Reggi, eletto cinque mesi fa alla guida della cassaforte dei piacentini -, per tre quarti doveva essere ceduta ai privati, coprendo così i costi di recupero della sua “stecca”. C’era un progetto pronto ma abbiamo fatto una scelta diversa, più ambiziosa, con un rischio più elevato». 

«L’integrazione tra la presenza degli studenti universitari che alloggeranno qui e le persone fragili (in particolare i disabili del “Dopo di Noi”) è un mix vincente», ha sentenziato Reggi. I lavori dureranno due anni. «C’è da ricostruire tutto, una parte è crollata recentemente. Il complesso è stato abbandonato in questi ultimi anni. Entro la fine del mandato vorremmo aver realizzato il progetto».

E Palazzo Xnl, di proprietà della Fondazione? «Sarà protagonista nella grande mostra sul Klimt della prossima primavera. Siamo consapevoli che negli scantinati della Ricci Oddi giacciono opere straordinarie da valorizzare in questo spazio. Ma non vogliamo soltanto una fruizione culturale di Xnl: ci deve essere anche formazione. Chi viene a fare cultura, deve rivolgersi ai giovani».

Un nuovo emporio solidale potrebbe sorgere a Castelsangiovanni, ma non solo. «Stiamo lavorando anche su Fiorenzuola e Vigevano. Potrebbe sorgere qualcosa in tutte e tre le realtà».

Infine, Reggi ha assicurato che i rapporti con il Comune sono ottimi. «Con Patrizia (Barbieri, nda) è un piacere lavorare insieme, cerchiamo di consigliarci a vicenda. Abbiamo percorsi politici completamente diversi ma ci accumuna il lavoro assieme per il bene della comunità».

Tutto il Consiglio comunale ha apprezzato l’impegno di Reggi in questa prima fase. «Toscani e Reggi hanno mantenuto il patrimonio della Fondazione – è stato il commento di Antonio Levoni (Liberali) - non tutti lo hanno fatto in passato. Comunque non c’era una figura migliore dell’ex sindaco per svolgere questo ruolo, visto che è stato anche assessore ai servizi sociali per un mandato negli anni ’90». «Da mesi diciamo in quest’aula – ha preso la parola Christian Fiazza (Pd) - che i bisogni del welfare sono cambiati a causa del Covid. La Fondazione fa bene a ragionare maggiormente su scala provinciale, corretta l’idea di aprire un emporio solidale a Castello». Giancarlo Migli, capogruppo Fd’I, ha apprezzato il sostegno alla formazione e alle università, chiedendo di definire un cronoprogramma chiaro su Santa Chiara. «Giusto aumentare l’impegno nei confronti delle fragilità», ha aggiunto Massimo Trespidi (Liberi). «I giovani che hanno progetti e idee – ha evidenziato il capogruppo leghista Carlo Segalini - possono farsi avanti e proporre alla Fondazione». Lorella Cappucciati (Lega) ha chiesto attenzione alla sanità, perché «bisogna coprire i vuoti dei servizi nei territori marginali».

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