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Sarmato: chiesto a Sacconi un registro tumori

I quaranta stabilimenti della zona dovrebbero essere spalmati su un'area 20 volte più grande. I leghisti Alessandri e Polledri vogliono vedere chiaro su industrie e agenti inquinanti. Nel 2001 gli studi Arpa avevano detto stop ad altri insediamenti per garantire la sostenibilità ambientale, ma la disposizione è stata disattesa

polledri-alessandriInterrogazione al ministro Sacconi da parte dei deputati leghisti Angelo Alessandri, presidente della commissione Ambiente della Camera, e Massimo Polledri. Al Ministro del Lavoro, salute e politiche sociali,  hanno chiesto “quali iniziative intenda portare avanti a tutela della salute dei cittadini di Sarmato”.

Sull'area industriale, i dati diffusi sono preoccupanti, asti pensare che, in base alla normativa i 40 stabilimenti disseminati nel territorio comunale dovrebbero essere "spalmati" su una superficie venti volte superiore. “Gli studi Arpa del 2001 - si legge nell'interrogazione - suggeriscono di evitare nuovi insediamenti o ampliamenti per garantire la sostenibilità ambientale del territorio, ma gli impianti hanno continuato, invece, a proliferare con autorizzazioni da parte delle autorità locali”.

E a Sacconi, Alessandri e  Polledri chiedono anche “l’istituzione di un registro dei tumori nel territorio di Sarmato: uno strumento indispensabile per sorvegliare l’andamento della patologia oncologica nell'area e per meglio attuare strategie di prevenzione, studio e ricerca”.
  Il registro è uno strumento indispensabile per monitorare l'andamento delle patologie oncologiche  

Il registro dovrebbe avere la funzione di ricevere, ricercare, codificare ed archiviare tutte le informazioni riguardanti i casi di neoplasia tra i residenti. "Le informazioni - si precisa nel testo - dovrebbero includere ogni tipo di tumore diagnosticato, i dati anagrafici dei pazienti, le condizioni cliniche, i trattamenti terapeutici e l’evoluzione della malattia allo scopo di poter effettuare una ricerca approfondita sulle cause del cancro". 

"L’importanza di legare la raccolta dei dati alla residenza - affermano i due onorevoli - sta nel fatto che in questo modo la casistica raccolta rifletterà la reale condizione del territorio di Sarmato e permetterà di conoscere l’incidenza, la prevalenza, la sopravvivenza e la mortalità per neoplasie di anno in anno; le informazioni ottenute potranno essere confrontate sia con quelle delle altre regioni italiane che con i dati internazionali".

E massima attenzione anche alle tematiche nucleari. Domani, il Consigliere provinciale Gianluigi Boiardi, parteciperà ad un incontro sul tema del nucleare alla presenza del prof. Gianni Mattioli dell'Università "La Sapienza" di Roma, nel quale si parlerà dei risvolti negativi sul rilancio del nucleare. Saranno presenti rappresentanti delle varie realtà che, sull’asta del Po, da tempo si battono contro la scelta nucleare in Italia.
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