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Sarmato, Foti (Fd’I): «Non prevaricare i diritti dei consiglieri»

Il deputato chiama in ballo il Ministro dell’Interno sulla querelle insorta tra il sindaco di Sarmato Claudia Ferrari ed il consigliere di minoranza Piero Sasso

«Un atteggiamento, quello tenuto nei confronti del consigliere Piero Sasso, inspiegabile ed in contrasto con i principi generali del diritto, a partire da quello che tutela la privacy». Lo sostiene Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia, che chiama in ballo il Ministro dell’Interno sulla querelle insorta tra il sindaco di Sarmato Claudia Ferrari ed il consigliere di minoranza Piero Sasso. «L’atteggiamento inquisitorio tenuto da Sindaco, vicesindaco e segretario comunale nei confronti del consigliere d’opposizione - scrive Foti nella interrogazione parlamentare - è di certo inaccettabile ma, ancora prima, non trova fondamento nelle vigenti disposizioni di legge volte al contrasto della diffusione del Covid-19». Per il parlamentare piacentino «bene ha fatto Sasso a rivolgersi al Garante della privacy, ora però occorre che il competente Ufficio Territoriale di Governo, ovvero la Prefettura, si attivi per garantire il diritto a tutti i consiglieri di poter partecipare alle sessioni di consiglio comunale che si tengano su piattaforme per le video conferenze dal luogo che ritengono più idoneo, senza per questo incappare nelle reprimende di chicchessia». «Il diritto alla partecipazione ai consigli comunali - conclude Foti - è compiutamente disciplinato e non è consentito ad alcuno, al di là della carica ricoperta, di piegarlo ricorrendo ad interpretazioni personali e, comunque, di parte. Al Ministero dell’Interno spetta di ribadire il rispetto dei diritti politici dovuto in ogni consesso, censurando quindi atteggiamenti che più che istituzionali appaiono ispirarsi al bullismo paesano».

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