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Scontri Tnt-Fedex, Rancan: «Fiducia nella magistratura: chi sbaglia, giusto che paghi»

Il capogruppo della Lega in Regione: «Le manifestazioni di protesta possono essere legittime e comprensibili, ma rivendicare diritti usando la forza compromette la sua validità»

«Abbiamo la massima fiducia nella magistratura e confidiamo che chi ha sbagliato, paghi. Ancora una volta ribadiamo la nostra solidarietà alle forze dell'ordine e la ferma condanna per ogni manifestazione di violenza. Rivendicare diritti per i lavoratori è cosa giusta, utilizzare la forza e la violenza è invece cosa deprecabile e sbagliata. Le manifestazioni di protesta possono essere legittime e comprensibili, mentre rivendicare diritti usando la forza compromette la validità della protesta medesima». Così il capogruppo piacentino della Lega Emilia-Romagna, sull'operazione condotta dalle prime ore di questa mattina dal personale della Polizia di Stato che sta eseguendo un’operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica, finalizzata all’esecuzione di 21 perquisizioni delegate ed all’applicazione di 7 misure cautelari (2 restrittive degli arresti domiciliari e 5 divieti di dimora in Provincia di Piacenza) nei confronti di esponenti del sindacato Si Cobas di Piacenza e di membri del collettivo Controtendenza, ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso tra di loro, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesione personale aggravata e violenza privata. L’indagine deriva dai fatti verificatisi nella serata del 1° febbraio scorso allorquando, nei pressi del magazzino TNT-Fedex di questo capoluogo, gli indagati hanno risposto al tentativo delle Forze dell’Ordine di rimuovere il blocco dei mezzi pesanti con una fitta sassaiola che ha provocato il ferimento di tre agenti della Polizia di Stato.

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