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Scoppia la bagarre in consiglio: insulti pesanti tra Cisini e i 5 Stelle

«Vi spacco il c..o a tutti e due» avrebbe detto l'assessore ai consiglieri 5 Stelle (affermazione confermata da alcuni componenti della maggioranza) e Gabbiani risponde a tono. Il sindaco si scusa per l'offesa ma Cisini nega: «Ho detto che mi hanno fatto un "c... tanto"»

Un sereno dibattito sul bilancio si è trasformato improvvisamente in uno scontro molto acceso tra l’assessore Giorgio Cisini e i consiglieri grillini Mirta Quagliaroli e Andrea Gabbiani. Durante la discussione dell’emendamento proposto da Marco Colosimo – che intendeva impegnare la giunta a sensibilizzare i gestori dei centri commerciali e i referenti dei comitati di piccolo commercio all’installazione di raccoglitori differenziati che riconoscano buoni acquisto a chi conferisce rifiuti solidi – è scoppiata la bagarre. La proposta di Colosimo (redatta da Paolo Garetti della lista Sveglia) è stata respinta dall’assessore al bilancio Luigi Gazzola, che ha posto l’accento sugli alti costi dell’operazione. Quagliaroli, a questo punto, ha preso la parola per criticare l’Amministrazione sul tema rifiuti. «Questi progetti si sostengono da soli, anzi, generano ricavi. Iren non dovrebbe mai intervenire in questo sistema e i raccoglitori si possono anche noleggiare. Ma la giunta è superficiale su questi temi, non sono molto informati. Bisogna conoscere bene le cose prima di dire sì o no». Quagliaroli ha ancora ribadito il concetto, un chiaro riferimento all’assessore che ha la competenza sull’ambiente e sui rifiuti: Giorgio Cisini.

Mentre l’emendamento era in votazione  - è stato poi bocciato dall’aula –, in un momento apparentemente tranquillo e di routine, è scoppiato il caos a Palazzo Mercanti. Stando alla ricostruzione del Movimento 5 Stelle Cisini, nell’atto di uscire dall’aula, avrebbe minacciato i due consiglieri: «Vi spacco il culo a tutti e due». La versione trova riscontro anche nel racconto di alcuni consiglieri della maggioranza stessa, fra cui Roberto Colla (Moderati), che si dichiara sicuro di aver udito chiaramente le parole dell’assessore.

«Come si permette?» – ha gridato a quel punto Quagliaroli –. «Vaffanculo» - è esploso invece con veemenza Gabbiani. Il presidente del consiglio comunale Christian Fiazza ha affermato di non aver sentito l’offesa, come una buona fetta dell’aula, intenta a votare l’emendamento. Fiazza ha promesso di riascoltare l'audio dello streaming del consiglio comunale. Quagliaroli ha preso le sue cose dallo scranno e ha lasciato l’aula. «Chiedo scusa – Gabbiani si è poi scusato per la triviale espressione - ma gli atti vigliacchi non li sopporto. Quell’assessore fa danni alla città, se pensiamo che sono stati sostituiti Cacciatore e Rabuffi per una persona inadatta come lui…E’ stato uno scivolone grosso quello di Cisini, non l’ho percepita come una minaccia ma sono un po’ perplesso».

Sull’accaduto ha preso la parola anche il sindaco Paolo Dosi. «Chiedo scusa – è intervenuto - a nome della giunta. Chi eventualmente ha detto ciò sta svolgendo diversi conti in questo momenti difficili, c’è stress e ci sono difficoltà. Non siamo eroi, ma c’è tensione per un carico di lavoro . Chiedo scusa se qualche parola ha offeso i presenti, vorrei far capire il quadro complessivo in cui operiamo. Vi chiedo comprensione». Lapidario il commento di Foti: «Le sbagliate tutte». «Se l’avessi fatto io»… ha aggiunto Marco Colosimo. «È inutile andare a riprendere le registrazioni dello streaming – ha osservato Erika Opizzi – perché tanto le dichiarazioni sono state fatte fuori dal microfono. 

Gabbiani ha poi ringraziato il sindaco per le scuse. Ma Cisini – richiamato in aula alcuni minuti dopo l’incidente - nega assolutamente di aver minacciato i due pentastellati. «Stavo uscendo – si è giustificato - e ho sentito parlare di incompetenza sui rifiuti, ho detto che “mi hanno fatto un culo tanto” sul tema, su una partita così importante. Non ho idea di cosa abbiate capito, non mi sembra di aver detto niente. Devo chiedere scusa per aver lavorato?». 

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