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Screening prenatale, Foti: «Tempi di attesa lunghi»

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Tommaso Foti: «Tempi di attesa lunghi per bitest e translucenza, la Regione intervenga»

“Quali i tempi di attesa per potere effettuare gli esami di bitest e translucenza nucale nelle singole aziende unità sanitarie della regione?”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An). “In ragione degli esami di screening prenatale- specifica il consigliere- quali il bitest e la translucenza nucale è possibile calcolare, con un’alta attendibilità, la percentuale di rischio di alcune anomalie cromosomiche del feto (ad esempio, la sindrome di Down) sin dalle prime settimane di gestazione. Il rischio aumentato può successivamente essere confermato o smentito mediante test diagnostici invasivi, quali la villocentesi e l’amniocentesi”.

Nella quasi totalità dei casi, aggiunge, le donne che intendono sottoporsi a questi esami sono chiamate a effettuarli “ben dopo il periodo utile, la qual cosa le obbliga a rivolgersi a pagamento alle strutture private, quando nelle strutture pubbliche gli stessi esami vengono effettuati previo pagamento del solo ticket”. In conclusione all’atto, il capogruppo Fdi-An chiede inoltre alla Giunta “se non ritenga che l’effettuazione di questo tipo di esami risulti notevolmente meno invasiva rispetto a quella dell’amniocentesi, oltre che meno costosa, soprattutto se si tiene conto che le esenzioni operano, in ogni caso, solo dopo il compimento dei 36 anni di età da parte della donna”.

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