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Sabato, 20 Aprile 2024
La polemica

«Se la locomotiva era così importante perché chi amministrava prima non se ne è mai occupato?»

La lista civica per Piacenza Katia Tarasconi: «Dove erano quei consiglieri che oggi a gran voce raccolgono firme e chiedono che venga annullata la delibera e che per cinque anni hanno governato questa città?»

«Il nostro gruppo consigliare apprende con grande stupore l'interesse di una parte della minoranza per la locomotiva a vapore che per decenni è stata lasciata ad arrugginire lungo i binari nei pressi delle Diete di Roncaglia. Infatti sui quotidiani e sui social si leggono dichiarazioni quali la locomotiva è un pezzo unico, che riteniamo non dovesse essere regalata al primo Comune che ne facesse richiesta; doveva rimanere qui (Lega) e ancora penso che avremmo potuto e dovuto valorizzare la locomotiva esponendola...(Fd’I) e si annuncia una raccolta di firme». Si legge in una nota della “lista civica per Piacenza Katia Tarasconi”.

 «Per chiarezza nei confronti dei cittadini, - dicono - ci sembra opportuno evidenziare come si sono svolti i fatti segnalando queste date per noi significative:

• nel 1991 il Comune di Piacenza delibera l'acquisto della locomotiva a vapore per un importo pari a 1.666,000 lire;

• nel 1994 si concede in comodato per 10 anni la stessa al Dopolavoro Ferroviario;

• alla scadenza dei 10 anni il comodato non viene più rinnovato;

• nel 2016 il Comune di Piacenza inventaria il valore del mezzo con una stima di € 1,00;

• nel 2022 il Comune di Castel di Sangro manifesta l'interesse all'acquisto della locomotiva: l'Ente intende valorizzarla a propria cura e spese ed esporla nel parco ferroviario museale evidenziando il ruolo di partner del Comune di Piacenza e dando spazio alla storia piacentina. La nostra Amministrazione ha ritenuto accoglibile la richiesta considerando anche il fatto che il Comune viene sollevato dall'obbligo di recuperare il bene, che presenta costi elevati, tenendo anche conto che trovarne una allocazione stabile non si riesce».

«Da qui le nostre domande: come mai, se questo mezzo era ed è così tanto importante ed interessante per la storia della nostra città nessuno dei precedenti amministratori se ne è mai occupato? Dove erano quei consiglieri che oggi a gran voce raccolgono firme e chiedono che venga annullata la delibera e che per cinque anni hanno governato questa città? Come mai non se ne sono accorti prima? A questo punto ci chiediamo: forse perché ora in minoranza qualsiasi motivo serve per alimentare polemiche sterili e fini a se stesse?».

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