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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica

Segalini: «Riqualificare l'ex ospedale militare ci costerebbe più del nuovo»

Il dibattito in commissione 2. Trespidi e Pugni: «Ausl si dovrebbe vergognare dello stato della clinica Belvedere». Saccardi: «Vittorio Emanuele e Maruffi ormai fatiscenti, è ora di ripensare alle strutture per anziani»

«Sistemare l’ex ospedale militare? Ci costa di più dell’ospedale nuovo». Così Carlo Segalini, capogruppo della Lega, è intervenuto in commissione 2, durante la discussione sulle osservazioni presentate alla variante del nuovo ospedale. L’osservazione numero dieci, presentata da Stefano Benedetti, ex dirigente del Comune di Piacenza e attivista di Legambiente, ha stimolato il dibattito a Palazzo Mercanti. Si è così discusso, più in generale, degli immobili legati alla sanità locale.

Benedetti, nel documento da lui presentato dai mesi scorsi, ha chiesto di potenziare il nosocomio attuale (senza realizzarne uno nuovo) eCarlo Segalini-8 proposto il restauro dell’ex ospedale militare, il recupero dell’ex clinica “Belvedere”, la riqualificazione della casa di riposo “Vittorio Emanuele” e la nuova destinazione dell’area ex Acna per sostenere i parcheggi del Guglielmo da Saliceto.

«Se si parla di costi e benefici – ha tuonato il leghista Segalini riferendosi all’osservazione del cittadino Benedetti - sistemare l’ex ospedale militare di via Palmerio dovrebbe impegnare più fondi che non costruirne uno nuovo». Il capogruppo del Carroccio ha così dubbi sull’effettivo recupero, ventilato dallo stesso sindaco Patrizia Barbieri insieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini, durante una recente visita legata al contrasto al Covid.

Ma Benedetti ha evidentemente toccato un altro nervo scoperto della città. «La Belvedere poteva essere, anzi doveva essere - ha ricordato Segalini - un luogo dove i medici potevano esercitare la libera professione. Era quella l’idea di partenza, il suo destino, poi sono stati presentati costi elevati. Rimane ancora oggi l’unica strada percorribile, ma difficile».

«Le perplessità di Segalini – ha fatto notare Massimo Trespidi (Liberi) - sul riuso dell’ex ospedale militare andrebbero trasmesse al sindaco Barbieri, che han ben altre idee per la testa, visto che lo vuole recuperare». «Trovo vergognoso – ha poi aggiunto Trespidi - che l’Ausl lasci un immobile come la clinica Belvedere in quelle condizioni, nel tessuto urbano di Piacenza. La stessa cosa vale per l’hotel San Marco, per due terzi di proprietà dell’azienda sanitaria e per un terzo del nostro Comune».

«La Belvedere – si è detto d’accordo anche Andrea Pugni (Movimento 5 Stelle) - è proprio una vergogna per la città ma soprattutto per l’Ausl, è così da dieci anni». Ha allargato il tiro il Gruppo Misto. «Il Vittorio Emanuele e il Maruffi, uno pubblico e l’altro privato – è il pensiero di Mauro Saccardi - sono strutture ormai fatiscenti e vetuste, con quattro persone per stanza in alcuni casi. E’ ora di fare una riflessione serie sull’assistenza agli anziani in questa città».  

«Per quanto riguarda l’ex Acna – ha ricordato Luigi Rabuffi (Pc in Comune) - si stanno esaurendo le vicende giudiziarie e c’è già un progetto del Comune per parcheggio e verde pubblico. È necessaria invece una risposta del Comune sull’ospedale attuale: cosa vogliamo farne?». Giulia Piroli (Pd), durante il dibattito, ha ricordato come nessuno sia ancora a conoscenza della collocazione della neonata facoltà di medicina in lingua inglese dell’Università di Parma. Rimane ancora “top secret” il luogo destinato a ospitare i corsi dei primi cento studenti che a settembre arriveranno a Piacenza.

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