Serra su Repubblica: «Quella di Piacenza è una “moschea all’insaputa” della Giunta»

Il noto giornalista e opinionista Michele Serra (“La Repubblica”) ben conosce la realtà piacentina, avendo da anni una casa in Valtidone. Nel numero odierno del quotidiano nazionale, nella sua storica rubrica “L’amaca”, è intervenuto su un tema che ha scaldato gli animi a Piacenza nelle scorse settimane. “Una moschea all’insaputa” è il titolo del suo breve approfondimento sulla questione, riferendosi alla «Giunta di destra che amministra la città». «Le pratiche hanno fatto il loro regolare iter - ha scritto Serra -e solo a cose fatte i leghisti se ne sono accorti, infuriandosi con l’assessora all’Urbanistica, una giovane donna di Fratelli d’Italia (Erika Opizzi, ndr) che nelle interviste a giornali e televisioni locali non pare particolarmente turbata dagli eventi, e si limita a dire che, per quanto riguarda le sue competenze, tutto è regolare».

Per l’opinionista dodici moschee nel nostro Paese, che conta due milioni e mezzo di musulmani, è un po’ poco. «Non è inutile aggiungere, visti i tempi, che la libertà di culto, in una democrazia, è un diritto tra i più ovvi. Lo sa bene il vescovo di Piacenza (monsignor Adriano Cevolotto, ndr) che è in ottimi rapporti con la locale comunità musulmana. È possibile che, tra le righe e senza farlo sapere troppo in giro, ne sia convinta anche l’assessora di Fratelli d’Italia, sospettata dai leghisti (e sospettabile anche da noi altri) di non essersi messa abbastanza di traverso. Non lo sa la Lega, che non solamente a Piacenza riesce spesso a scavalcare a destra quello che, teoricamente, è un partito post-fascista, con la fiamma ancora nel cuore. Poi si dice che c’è confusione a sinistra».