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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Servizi cimiteriali, “talpe” e documenti riservati: “Altair” al centro anche a Reggio e Civitavecchia

La società bolognese che gestisce il forno crematorio di Piacenza e scelta dal Comune per sostituire “Piacenza Servizi Cimiteriali” (ordinanza poi annullata dal Tar) al centro di due vicende giudiziarie

Si fa sempre più intricata la vicenda dei servizi cimiteriali. “Altair”, il gruppo bolognese inizialmente scelto dal Comune di Piacenza per subentrare nella gestione dei servizi cimiteriali (ordinanza nei giorni scorsi annullata da Tar di Parma), è coinvolta in alcune situazioni delicate da chiarire in altre città. A Reggio Emilia la questione si è notevolmente ingarbugliata e lo stesso Tar ha recentemente inviato gli atti in Procura per una vicenda relativa alla gara sull’affidamento del forno crematorio. Si entra quindi nell’ambito dei reati penali ai sensi dell’articolo 331, secondo il quale “gli incaricati di un pubblico servizio che, nell’esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, hanno notizia di un reato perseguibile di ufficio, debbano farne denuncia per iscritto”. Nello specifico, si tratta di una vicenda iniziata a ottobre 2019, con una procedura del valore di 156mila euro del Comune di Reggio Emilia per la gestione biennale del forno crematorio, assegnato poi in piena pandemia a marzo 2020. Decisione contestata da un’altra delle aziende che avevano partecipato alla gara che ha eccepito una serie di violazioni, ricorso accolto dal Tar. A fine dicembre si era comunque provveduto all’affidamento diretto ad Altair, passaggio che ha portato a un nuovo ricorso al Tar, per il quale “la decisione di indire una nuova gara per il servizio di cremazione non era l’unico esito possibile” perché “il Comune poteva ben procedere alla rivalutazione dell’offerta, pervenendo ad una nuova aggiudicazione frutto di una nuova valutazione”. Ora dunque le carte passano tutte alla Procura che sarà chiamata a decidere eventuali violazioni. Anche a Civitavecchia (Roma) il gruppo Altair è coinvolto in un’altra questione giudiziaria. L’azienda ha avanzato un ricorso contro una sospensiva di prescrizioni comunali presentando documenti che sarebbero dovuti rimanere riservati. Per questo il Comune di Civitavecchia ha individuato la presunta “talpa” colpevole della fuga di notizie indicandola agli organi competenti. Per il diretto interessato segnalazione alla Procura che ha chiesto il rinvio a giudizio: udienza preliminare fissata per il 20 luglio. 
In merito a tutte queste vicende, la stessa Altair interviene tramite una nota ufficiale inviata alla nostra redazione per una serie di chiarimenti e precisaizoni: QUI LA NOTA DI ALTAIR

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