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Sicurezza a Pontenure: cosa può fare il Comune?

Il clima di insicurezza è evidente, palpabile nell’aria. Pontenure non è immune alla tendenza nazionale che, in concomitanza della crisi, ha visto un’impennata di furti. Proprio per questo la lista civica “Pontenure che verrà” ha promosso la serata “Parliamo di sicurezza” che ha avuto, come fil rouge, la domanda “Cosa può fare un comune per invertire questa tendenza?”.
Al tavolo dei relatori erano seduti i candidati Domenica Tripodi, praticante avvocato e Francesco Caruso, sottotenente dei carabinieri in riserva; insieme a loro il consulente per la sicurezza Enrico Russoni. Presente il candidato sindaco della lista civica "Pontenure che verrà", Carla Serena Eccher.
“Un Comune più sicuro - ha esordito Domenica Tripodi - è anche un Comune più giusto perché vengono commesse meno infrazioni e la criminalità ha più difficoltà ad esprimersi”. Tra i deterrenti che un Comune può e deve mettere in campo è l’installazione della video-sorveglianza per un controllo più assiduo del territorio (in particolare in zone dove vivono anziani soli, persone poco tutelare oppure più abbondantemente colpite da episodi criminosi).
Francesco Caruso è stato per oltre 20 comandante della stazione dei carabinieri di Pontenure. “L’allarme furti - ha spiegato - è senza precedenti: ormai la frequenza è quasi giornaliera tanto da creare allarme sociale”. Il luogotenente ha evidenziato che si può fare tanto per cercare di porre un freno a questa tendenza. “Tutto questo imporrebbe un potenziamento dell’azione di sorveglianza da parte degli organi preposti (forze dell’ordine e sindaco che, nella veste di autorità locale di pubblica sicurezza, può emanare specifiche ordinanze) - ha spiegato. Tra le idee presentate, l’impegno preso se eletto, quella di collocare telecamere di video-sorveglianza agli ingressi di capoluogo e frazioni (per identificare eventuali transiti di persone e mezzi fornendo la registrazione alle Forze dell’Ordine), di incentivare il controllo su strada da parte della Polizia Municipale (“In buona sostanza più “fuori dagli uffici” e più presenza sul territorio - ha spiegato) e maggiore controllo delle unità abitative (sia nell’ambito di affittanze concesse troppo liberamente che di rispetto di norme igienico- sanitarie).
Enrico Russoni ha lanciato alcune interessanti idee: l’istituzione di uno “sportello sicurezza” comunale, dove i cittadini possano rivolgersi per illustrare la propria esperienza, i propri bisogni o dubbi. E l’importante ruolo, del Comune medesimo, nel creare una sinergia di forze, una rete, che coinvolga il maggior numero di soggetti, nella tutela e controllo del territorio.
Infine il candidato Roberto Mazzari ha portato la sua testimonianza. Gestore di un pubblico esercizio, pochi mesi fa, è stato picchiato da due pregiudicati albanesi che si erano recati nel suo bar per manomettere alcune macchinette. “Mi sono sentito solo, impotente - ha detto. E’ un fatto che deve far riflettere e che non deve più accadere.

Lista Civica
Pontenure che verrà

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