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Valtrebbia / Cerignale

Sindaci arrestati, le reazioni del mondo politico

I commenti degli esponenti politici dopo la notizia dell'arresto di alcuni sindaci della Valtrebbia, nell'ambito dell'inchiesta della Procura che ha portato alla luce «una situazione di corruzione diffusa che avanti da anni»

Matteo Rancan e Andrea Ostellari (Lega): «Rimaniamo garantisti ma ipotesi di reato gravissime per amministratori pubblici. Chi sbaglia paga»

“Un plauso all'Arma dei Carabinieri e alla Procura di Piacenza per l'importante operazione condotta all'alba di questa mattina che avrebbe smantellato un vasto sistema corruttivo negli appalti pubblici. Come Lega siamo da sempre e rimaniamo garantisti, sino a sentenza passata in giudicato. Tuttavia sul piano della coscienza e dell'etica pubblica non possiamo esimerci dal condannare sin da ora il sospetto che amministratori pubblici, eletti dai cittadini e che amministrano i soldi dei cittadini, possano macchiarsi di fatti che configurano fattispecie di reato gravissime, come l'associazione per delinquere, la concussione, la corruzione, l'abuso d'ufficio, il traffico di influenze illecite, la turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente. E ancora: frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e falso ideologico commessi da un pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio”. Così il capogruppo, piacentino, della Lega ER, Matteo Rancan, sull'operazione avvenuta questa mattina in esecuzione di un'ordinanza della Procura di Piacenza che ha disposto misure cautelari nei confronti di 35 persone, tra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici degli enti locali dell'Alta Val Trebbia e del capoluogo emiliano. 

Aggiunge il senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama e commissario Lega Emilia per Salvini premier: "Pur sottolineando che siamo e rimaniamo garantisti, sempre e con tutti, se le ipotesi di accusa verranno confermate, chi ha sbagliato pagherà, fino in fondo. Confidiamo che la Magistratura faccia pronta chiarezza".

M5S: «Conferma efficacia del trojan, ora chiarezza per rispetto delle istituzioni»

L’operazione anticorruzione che ha portato oggi nel piacentino a 11arresti e 37 indagati nel tra cui sindaci, funzionari di enti locali e imprenditori nel settore delle costruzioni per falso, frodi, corruzione e voto di scambio, nell’ambito di un’operazione che ha coinvolto oggi circa 300 carabinieri e ha toccato anche le provincie limitrofe (https://tinyurl.com/37dm8wrt) “rappresenta un segnale di allarme che le forze politiche locali coinvolte, e che appartengono a schieramenti diversi, non possono sottovalutare, e rispetto alle quali c'è stata l'assenza degli anticorpi”, commenta in una nota il consigliere M5S di Piacenza Sergio Dagnino assieme ai deputati Davide Zanichelli e Maria Edera Spadoni del Movimento.

“Per quanto riguarda la nostra provincia, infatti, sono coinvolti diversi Comuni e importanti amministratori, tra cui i sindaci di diversi comuni e che fino al giudizio rimangono innocenti. Come si vede”, sottolineano i pentastellati, “l’operazione riguarda la Val Trebbia con la creazione di un vero e proprio “sistema” di corruzione diffusa e sistematica che ha coinvolto anche alcuni appuntamenti elettorali con addirittura sospetti di voto di scambio”.

“Innanzitutto, è opportuno ringraziare ancora una volta inquirenti e forze dell’ordine per il prezioso lavoro svolto a tutela della legalità, a partire dalla Procuratrice Grazia Pradella e dal Comandante dei Carabinieri Paolo Abrate. Fondamentale è stata in questa indagine anche il ruolo del Trojan, il captatore informatico introdotto da Bonafede nel periodo in cui ricopriva il ruolo di Ministro della Giustizia, che ancora una volta ha dato un grande aiuto alle indagini. Ribadiamo tuttavia”, avvertono i pentastellati, “che la solamente una politica trasparente e partecipata possa essere un possibile antidoto al malaffare che sempre più coinvolge le nostre comunità. Auspichiamo che da parte delle figure coinvolte, ci sia la massima collaborazione con gli inquirenti. Ne va della credibilità delle istituzioni piacentine già duramente colpite da vicende giudiziarie. Sono ancora nitide dentro di noi le immagini dell'arresto del presidente del Consiglio Comunale del capoluogo e la vicenda della caserma Levante. Se non si vuole creare ulteriore sfiducia nelle persone, insomma, bisogna reagire e spalancare le porte ai cittadini che chiedono e partecipano, continuando a credere nella politica e nelle istituzioni”, concludono Dagnino, Zanichelli e Spadoni del M5S.

Pd: «Comunità sconvolta, fiducia nella Magistratura»

«La notizia del coinvolgimento per gravi notizie tra gli altri, di alcuni amministratori come comunità pubblici della nostra provincia, ci colpisce e sconvolge come comunità politica e più in Piacentina tutta. In un momento così drammatico valgono solo due certezze che facciamo nostre come sempre: da una parte la completa e convinta fiducia nella Magistratura e nel rigore delle indagini ancora in corso che ci auguriamo facciano presto luce su quanto accaduto, dall'altra il doveroso e assoluto del principio di presunzione di innocenza sino a sentenza nei confronti delle persone coinvolte». Così la Segreteria provinciale del Partito Democratico di Piacenza.

Alessandro Chiesa (sindaco Pontedellolio): «Profonda tristezza»

«Le notizie odierne relative ad una presunta associazione a delinquere, unitamente all'esecuzione di misure cautelari nei confronti di colleghi Sindaci e funzionari pubblici, colgono tutti quanti noi con grande sorpresa, suscitando un profondo senso di tristezza. In doveroso silenzio e senza mai dimenticare il principio costituzionale di non colpevolezza (fino a sentenza definitiva), restiamo in attesa che la giustizia faccia il proprio corso». E' il commento di Alessandro Chiesa, sindaco di Pontedellolio.

Stefano Cugini (Gruppo Misto): «Valutazioni politiche e giudiziarie devono restare libere»

«Valutazioni politiche e giudiziarie devono restare separate. Ci sono sedi competenti e persone deputate a molta chiarezza sui fatti. Fino ad allora ogni gogna social è vile. In questi momenti, in cui tutto sott'acqua sembra cadere a pezzi, la vicinanza umana a persone in difficoltà ci qualifica a nostra volta come esseri umani un filino migliori. Chi sbaglia, paga. L'inquisizione però lasciamola ai libri di storia». E' il commento di Stefano Cugini, Consigliere comunale a Piacenza del Gruppo Misto.

Reggi: «La nostra comunità mortificata, giornata durissima»

«Oggi – è il pensiero di Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano - abbiamo inaugurato l’anteprima del progetto di arte contemporanea della Fondazione in XNL. È andato tutto molto bene, tanta partecipazione in presenza, tanti complimenti. Abbiamo organizzato proprio un bell’evento che mi auguro potrete vivere nei prossimi giorni fino al 28 febbraio. Ma stasera non riesco ad essere felice. Troppa la mortificazione e la costernazione per quanto è avvenuto oggi. Leggere di accuse terribili rivolte a persone che conosco e stimo, assistere alla spettacolarizzazione degli arresti di alcuni sindaci, le conferenze stampa, la nostra comunità mortificata ancora una volta davanti alle telecamere di tutta Italia. È stata una giornata durissima nonostante il bellissimo evento in XNL. Vado a riposare con la morte nel cuore».

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