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«Questa è la città che vogliamo»: Tarasconi presenta il programma di mandato

In un documento di 60 pagine la Giunta illustra il suo percorso: «Rimettiamo in moto Piacenza»

“La città che vogliamo” è il nome del documento di 60 pagine, redatto dalla Giunta Tarasconi, che richiama le linee programmatiche di mandato dell’Amministrazione. L’atto verrà discusso nei prossimi giorni in commissione e in Consiglio comunale: rappresenta il programma che la Giunta cercherà di attuare da qui alla fine della sua esperienza.

«Rappresenta la nostra visione di sviluppo della città – precisa il sindaco Katia Tarasconi nella premessa - una città che riprende in mano il proprio presente e guarda con coraggio ed entusiasmo al proprio futuro. La nostra ambizione è infatti quella di rimettere in moto Piacenza, convinti che essa abbia le energie, le competenze, la forza e la tradizione per un grande progetto di trasformazione e riqualificazione, mantenendo al centro la nostra comunità di persone e preservando risorse per le generazioni future».

Una città - si legge sempre all'inizio dell'atto - «più vivibile, che ha cura, che attrae, trattiene e sceglie, una città bella, solidale, che mantiene al centro giovani e anziani».

Molto spazio - proviamo a fare un’estrema sintesi delle 60 pagine raccogliendo le voci più innovative - è dedicato alla pubblica amministrazione e al digitale. La Giunta vuole «semplificare i rapporti tra l’utenza e l’Amministrazione» e «avviare azioni di monitoraggio finalizzate a conoscere il gradimento della cittadinanza in ordine alle scelte operate dall’Amministrazione».

L’obiettivo è anche progettare una rete funzionale di servizi digitali dedicati ai professionisti in ambito edilizio, urbanistico e commerciale. A partire dalla dematerializzazione degli archivi dell’edilizia e dell’urbanistica, provvedendo alla digitalizzazione degli atti, e alla realizzazione del fascicolo dei fabbricati. Inoltre, rendendo possibili tutti i pagamenti al Comune online tramite Pago Pa. 

L’Amministrazione pensa anche alla digitalizzazione del patrimonio artistico e culturale anche al fine di produrre Nft (Non-fungible token) che consentano al Comune di testare una fonte di entrate dal mondo digitale e avviare sperimentazioni sull’utilizzo della tecnologia blockchain.

Sul capitolo ambiente l’intenzione è di realizzare «una città ben alberata caratterizzata da una cintura verde attorno all’area urbana (le “fabbriche dell’aria”), più alberi e siepi nelle aree residuali in fregio ad autostrade-tangenziali e aree golenali».

Poi, più cura per i bagni pubblici, più orti urbani e anche “frutteti di comunità”. Si cita anche la pedonalizzazione di alcune vie del centro storico, nuovo terminal dei bus e trasporto rapido di massa.

La Giunta affiderà uno studio per valutare l’opportunità di costruire nei parcheggi pubblici pensiline dotate di impianti fotovoltaici. Si vorrebbe anche riutilizzare le acque residue del depuratore e contrastare l’inquinamento atmosferico ed acustico provocato dalla vicinanza del viadotto A21 e della linea ferroviaria.

Saltando da un capitolo all’altro, si legge della già dichiarata volontà di valorizzare l’ex hotel San Marco in ottica “verdiana” e l’individuazione di un «luogo del saluto per piccoli animali da affetto», ma anche alloggi convenzionati per gli studenti universitari e la valorizzazione dell’Arena Daturi per eventi culturali e sportivi. Non si parla di nuovi impianti sportivi (ad eccezione di uno skate park), ma di una manutenzione efficiente e di partnership con i privati per la gestione di quelli esistenti.

Per le disabilità, l’impegno ad abbattere le barriere architettoniche, in particolare, nelle scuole e nei luoghi della cultura. Per l’inclusione, la riattivazione del “Centro Interculturale” per far dialogare le diverse comunità immigrate tra loro e con quella piacentina.

Nel programma anche l’ampliamento degli alloggi destinati alla emergenza abitativa e «avviare progetti sperimentali su cohousing e abitare solidale». Il Comune deve sostenere nuclei familiari che si trovano in situazioni impreviste come la perdita del lavoro o malattie, permettendo soluzioni abitative di emergenza. Per questo deve aumentare anche la ristrutturazione degli alloggi Erp.

La Giunta vuole mappare gli anziani fragili, coinvolgere quelli attivi nell’aiutare i non autosufficienti e creare reti con operatori professionali e volontari che assicurino assistenza leggera e a domicilio, per fornire «aiuto nelle piccole incombenze quotidiane e per le esigenze di mobilità».

Tra gli obiettivi anche la promozione, con Provincia e Regione, di un tavolo permanente dell’orientamento (professionale e formativo, scolastico e universitario) che «raccordi tutte le realtà del territorio nella organizzazione di giornate tematiche e che monitori i flussi dei giovani». L’impegno sui “Neet” (coloro che non studiano, non lavorano e non cercano), con anche indagini sul mondo del lavoro giovanile.

Sulle frazioni c’è la volontà di portare anche nel capoluogo il bilancio partecipativo, ovvero la possibilità di far decidere ai residenti – tramite votazioni – cosa fare di tesoretti di denaro pubblico, per apportare migliorie nel quartiere.

Nell’ambito della sicurezza nel documento si cita l’avviamento del «servizio del vigile di quartiere», per potenziare il presidio territoriale di prossimità della Polizia Locale, «promuovendo una riorganizzazione funzionale del Corpo».

Interessanti anche alcune voci nel capitolo dei “diritti”. Verrà consegnata la Costituzione a tutti i neo 18enni. Tra gli obiettivi della Giunta anche “un censimento delle comunità religiose piacentine” e una “stanza del Silenzio”, uno spazio dedicato a momenti di preghiera e meditazione silenziosa senza distinzione di credo.

Katia Tarasconi-41

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