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Soresi e Zanardi: «Opizzi attaccata perché in dolce attesa? Vergognoso»

Le due consigliere di Fratelli d’Italia contestano l’affermazione del consigliere del Pd Christian Fiazza, che si è scusato: «Espressione frutto della concitazione del momento»

«È semplicemente vergognoso che il consigliere Christian Fiazza, padre di famiglia con tre figlie femmine, si permetta di attaccare personalmente il nostro assessore Erika Opizzi perché ha avuto l’ardire di sposarsi e, oggi, di essere in dolce attesa». Arriva ora la replica di Fratelli d’Italia attraverso le sue consigliere Sara Soresi e Gloria Zanardi, ad alcune affermazioni che Fiazza ha fatto durante una conferenza stampa

«Il consigliere del Pd, nell'attaccare l'amministrazione, scende a livelli davvero bassi. Attacca l'assessore Erika Opizzi perché si è sposata ed aspetta un bimbo e descrivendo questi avvenimenti come "problematiche familiari”. Da donna e da mamma - prosegue Soresi - sono schifata e davvero stanca di sentire e leggere affermazioni di questo tipo, per di più derivanti da esponenti di un partito che giornalmente si riempie la bocca parlando di femminismo e sessismo e che si erge a paladino dei diritti fondamentali, salvo poi calpestarli. Ricordo al consigliere Pd, che l'assessore Opizzi non ha mai mancato alle sedute del Consiglio Comunale o della Giunta e che è sempre presente presso il suo ufficio in via Scalabrini, così come lo dimostra la sua agenda, sempre fitta di appuntamenti». «Vorrei ricordare – aggiunge Soresi - che dare la vita non preclude l'utilizzo di altro organo del corpo umano: il cervello. Aimè, spesso accade che tale organo non sia adoperato a dovere da tutti gli esseri umani, indipendentemente da eventuale gravidanza».

«Capisco che abbiano paura di perdere le elezioni e quindi siano decisamente nel panico, ma qua non si coglie più il confine tra la competizione e l’indecenza - prosegue Zanardi -. Lo dimostra il fatto che il Pd, per bocca di uno dei suoi illustri esponenti, consideri il matrimonio ed i figli delle problematiche familiari che non si conciliano con una vita lavorativa, tanto meno con lo svolgimento di un incarico pubblico. E poi fanno i moralizzatori dall’alto della loro presunzione. E poi vorrebbero insegnarci le pari opportunità, il rispetto e a non discriminare. Per cortesia, risparmiateci per il futuro questi episodi vergognosi. Anche se purtroppo ormai ci siamo abituati, dato che non è la prima volta che qualcuno del nostro gruppo subisce attacchi personali di così basso livello. Non oso immaginare a parti inverse. Sarebbero già scese in piazza le solite femministe a senso unico a denunciare lo scandalo. Attendiamo fiduciosi una dura presa di posizione. Questa campagna elettorale non risparmia purtroppo nessuno. Dal canto mio preferisco rispondere con proposte sui contenuti; in regione mi impegnerò a promuovere interventi a favore delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari, sviluppando e potenziando i partenariati territoriali, sostenendo l’occupazione femminile, attraverso la qualificazione e l’accessibilità dei servizi, l’introduzione di elementi di flessibilità nell’organizzazione del lavoro, la promozione di welfare aziendale e interaziendale».

«Chissà se Fiazza ed il Pd hanno pensato la stessa cosa dell’attuale ministro De Micheli, che pur essendo parlamentare e sottosegretario, ha deciso di complicarsi la vita sposandosi e facendo un figlio - concludono le consigliere -. «Chissà se il Ministro e le altre consigliere del Pd, paladine delle donne, delle quote rosa delle discriminazioni, dell’emancipazione femminile, faranno le opportune scuse all’assessore di Fratelli d’Italia». «Questa non è politica, questa è un'esternazione di una miseria unica che, tuttavia, non ci stupisce affatto, visto che Fiazza - ed il Pd - ci hanno già abituate ad esternazioni scomposte e di dubbio gusto quali “fascista ottuso” rivolto al nostro capogruppo in Consiglio Comunale. Così come non ci stupiremo se le sue compagne di banco non presteranno la solidarietà che ci si spetta: d’altro canto, una di loro, pochi mesi fa, già ha attaccato un altro consigliere comunale per la sua corporatura».foto fiazza 1-2

FIAZZA SI SCUSA: «FRASE FRUTTO DELLA CONCITAZIONE DEL MOMENTO»

«Ieri – ha poi scritto su Facebook lo stesso consigliere Christian Fiazza - durante la conferenza stampa congiunta delle minoranze del comune di Piacenza, in merito al bilancio di metà mandato dell'amministrazione Barbieri, ho espresso un'opinione nella concitazione del momento. Un'opinione che nel merito non mi appartiene e che chi conosce la mia storia sa bene essere distante anni luce da me. L'attività svolta nei miei precedenti anni in politica, anche pensando ai punti allattamento aperti in comune e alla empatia e sinergia con l'universo femminile nel quale quotidianamente e famigliarmente vivo in realtà mi rendono molto distante da quelle parole espresse in fretta e con concitazione. Colgo dunque l'occasione per esprimere le mie più profonde scuse all'assessore Opizzi per quanto ho detto rinnovandole la mia stima dal punto di vista personale e professionale nonché riconoscendole l'impegno che ha messo nel lavoro svolto indipendentemente delle valutazioni sui risultati ottenuti».

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