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Speranza: «I valori della sinistra traditi dal Pd»

Taglio del nastro per la sezione piacentina di Articolo Uno-Movimento Democratico Progressista. All'inaugurazione in via Roma (a pochi metri da quella del Pd) Roberto Speranza

In via Roma ora risiedono ben due partiti politici. Dopo il Partito Democratico, anche Articolo Uno-Movimento democratico progressista ha preso casa in questa via. Al taglio del nastro della sede, al civico 224, oltre a un centinaio di simpatizzanti del partito nato a inizio 2017, anche uno dei leader nazionali: il parlamentare Roberto Speranza, accompagnato dai leader locali (Maurizio Migliavacca, Giuseppe Mori, Gabriele Scagnelli, Francesco Cacciatore, Nino Beretta). «È indispensabile parlare di merito – ha detto Speranza ai cronisti - noi siamo in discontinuità con le politiche sbagliate di questi ultimi anni. La destra e i populismi sono forti in questo momento per le politiche sbagliate portate avanti, in modo particolare, dal Pd renziano. Bisogna cambiare su scuola e sanità, sulle pensioni. Se non si parte da qui, tutto il resto è solo politichese e gioco di potere. Noi vogliamo rovesciare la piramide, davanti a tutto il merito. Il pensiero di sinistra è stato tradito dalla Buona scuola, dalle idee sulle trivelle, dal Jobs Act. Il nostro progetto politico è diverso da quello del Pd. Vogliamo parlare di merito, non di persone. Siamo un’alternativa al Paese, come abbiamo fatto in Sicilia con Claudio Fava. Il gioco delle figurine a livello nazionale non ci interessa, siamo impegnati sulle questioni e sui progetti».

Speranza ha affrontato anche alcuni temi nazionali. «Chi pensa che il voto in Sicilia sia una sfida locale, dice una sciocchezza.  Su “Bankitalia e le banche” si è sbagliato: non possono essere buttate così in campagna elettorale, come sta facendo il Pd. Quella mozione contro Ignazio Visco è stata un errore. Bankitalia finisce così nel fango e si fa del male a tutti i cittadini italiani».

La sede del Pd in via Roma è a pochi metri di distanza. È così difficile riprendere un dialogo con loro? «La frattura con il Pd – risponde Speranza - non è nata su divergenze tra dirigenti e gruppi parlamentari, ma è nata da errori e sbagli su scuola, ambiente, lavoro. Ora non si può sparare lacrime di coccodrillo. Chi ha diviso il campo del centrosinistra è chi ha sbagliato le scelte di merito. Si cambi l’agenda di governo, e poi si vedrà se ci saremo. Questo è un Paese in cui 10 milioni di persone non si curano e in cui un miliardario non paga la tassa sulla prima casa». Pietro Grasso possibile leader della sinistra? «È il presidente del Senato – conclude Speranza -, non possiamo tirarlo adesso per la giacchetta. Ho apprezzato il suo gesto di coerenza, apprezzo anche la persona. Ma non lo tiriamo per la giacchetta in una polemica politica senza senso». 

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