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Stazione ferroviaria, Iren potrebbe rimettere mano a piazzale Marconi

Il Movimento 5 Stelle confronta l’area negli anni ’50 con quella odierna. Dagnino: «Dovrebbe tornare a essere un bel biglietto da visita». Mancioppi: «C’è la disponibilità di Iren a curare il piazzale». Ultori: «Starò addosso all’assessore»

Una fotografia apparsa sui social la scorsa estate ha ispirato una mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva di riqualificare l’area di piazzale Marconi, di fronte alla stazione ferroviaria. La cartolina del 1957 edita da Lfp di Fagnola ha consegnato ai posteri un quadro idilliaco. L’area verde è ordinatissima, i fiori sono curati alla perfezione, un agente passeggia a controllo dell’area, che appare pulita. Il confronto con Sergio Dagnino 2-2-3l’attualità è impietoso. Il pentastellato Sergio Dagnino in Consiglio comunale ha ricordato i problemi degli ultimi tempi: la fontana abbandonata, le biciclette sparse ovunque o cannibalizzate dai furti, la sporcizia. «Dovrebbe essere un biglietto da visita per chi arriva in treno nella nostra città quell’area», ha detto Dagnino. «Negli anni 60 era un’area verde molto ben curata. Sistemarla migliorerebbe la qualità della vita di chi abita lì e la percezione estetica, quando si arriva in stazione».

La Giunta Barbieri promette di sistemare la situazione. «Serve un progetto ad hoc – ha risposto l’assessore al verde e alla mobilità Paolo Mancioppi -. Ho sentito anche alcuni privati, tra cui Iren, che si è dichiarata disponibile a intervenire per un progetto di riqualificazione dell’area della stazione, attraverso un percorso di sponsorizzazioni delle rotatorie e delle aree verdi».

«Spero che la soluzione si traduca in una data in tempi rapidi», ha esortato Andrea Pugni (Movimento 5 Stelle). «Bene ha fatto il Movimento 5 Stelle a chiedere un intervento», ha aggiunto Sergio Pecorara (Gruppo Misto) -. Roberto Colla (Pc Oltre), che da molti anni fa il pendolare, ritiene prioritario questo intervento. «Giusto metterci mano – ha spiegato Colla - speriamo che il privato se ne prenda carico velocemente. Per mesi è rimasto nella zona un totem del Comune distrutto. Servirebbero anche telecamere nel sottopassaggio all’uscita dalla stazione. Le scale mobili hanno da anni problemi, io passo sotto camminando senza problemi, ma ci sono persone che hanno ovviamente difficoltà».Gian Paolo Ultori-3

Da alcune settimane il consigliere dei Liberali Piacentini Giampaolo Ultori ha assunto la delega al decoro urbano. «Voglio tranquillizzare il Movimento 5 Stelle – ha detto Ultori -. Sarà mia premura stare addosso a Mancioppi e a chi di dovere per realizzare questa cosa, dopo che ho ricevuto l’incarico dal Comune. Serve ordine in quella zona, è trascurata, le biciclette sono lasciate in ogni posto».

«Importante questa riqualificazione – è il parere di Giulia Piroli (Pd) - la sicurezza era il primo punto dell’agenda amministrativa della Giunta, ma non abbiamo visto miglioramenti». «Nelle ore del mattino e del tardo pomeriggio – è la riflessione di Massimo Trespidi (Liberi) - l’area della stazione diventa un imbuto, un budello di traffico. Quell’asse è troppo congestionato, andrebbe rivisto completamente. Iren non è un benefattore, ma tutto quello che mette come ristoro sul territorio lo fa perché i contribuenti piacentini pagano 25 milioni di euro di tassa rifiuti, cifra non di poco conto». «Faccio mia la considerazione di Trespidi – ha preso la parola ancora il grillino Dagnino -. “Grazie Iren, con tutti i soldi che diamo all’azienda…”. Dovrebbero essere loro a ringraziare noi. Comunque è confermato l’assioma che il “brutto” porta “degrado” e “insicurezza”, né un esempio anche piazza Cittadella, da troppo tempo ferma ad attendere la sua riqualificazione e preda di problemi di ordine pubblico. L’area antistante a Piazzale Marconi necessita al più presto un intervento».

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