rotate-mobile
Politica

Stefano Delle Chiaie a Piacenza, Pd e Articolo Uno puntano il dito contro l’Amministrazione

Il fondatore di Avanguardia Nazionale arriva a Piacenza invitato dal circolo Bombacci alla Casa delle Associazioni, Articolo Uno e il Pd chiedono un chiarimento al Comune: «Sindaco corresponsabile, non si può far finta di nulla». Intervengono anche Rifondazione, Potere al Popolo, Cgil e Cisl

Il Pd: «Sindaco Barbieri corresponsabile»

«Mi auguro che il sindaco di Piacenza non voglia essere corresponsabile della venuta a Piacenza di Delle Chiaie mancando di rispetto ai valori in cui un'intera Città si riconosce e favorendo un clima sempre più  preoccupante di scontro ideologico». È il commento del segretario provinciale del Pd Silvio Bisotti alla vicenda che vede Delle Chiaie ospite di una conferenza in una sede del Comune. La presa di posizione si aggiunge a quella del capogruppo Pd in Consiglio comunale Stefano Cugini che in una nota afferma «Dopo Lorenzo Fiato di Generazione Identitaria (quelli di terra - etnia - tradizione), il Comune di Piacenza disonora nuovamente la sede della casa delle associazioni, che ha una sua storia particolare legata alla ex Arbos e che si trova - non dimentichiamolo - sul terreno di un Comune Medaglia d’Oro per la lotta partigiana. Questa volta si è alzato ulteriormente il tiro, chiamando a far passerella un pezzo da novanta della peggiore risma fascista quale Delle Chiaie. Noto che questa amministrazione, mentre non trova il tempo per partecipare alla veglia in memoria dei martiri della strage islamofoba - suprematista di Christchurch, non esita a concedere spazi a chi tanto si intende di xenofobia o a chi di stragi ha abbondante memoria storica.  La giunta avrà senz’altro i suoi motivi politico - ideologici per seguitare con queste marchette a Casa Pound, blocco studentesco e camerati vari, tanto da fregarsene dello spregio continuo alla storia resistente della nostra città. Spero solo che questo serva a un risveglio delle coscienze. Sarebbe bene che il Sindaco mettesse la parola fine a queste provocazioni. In questo senso, a nome  anche della Segreteria provinciale e cittadina del Partito Democratico, chiedo a Patrizia Barbieri di non nascondersi dietro a questioni formali e regolamentari, stante la gravità del fatto, e di revocare la concessione dell’immobile comunale.  In caso contrario, non vedo quale possa essere il senso residuo della sua presenza sul palco in Piazza Cavalli il 25 aprile prossimo».

Potere al Popolo: «Il fascismo non è una opinione, ma un crimine»

Potere al Popolo di Piacenza condanna nel modo più deciso «il tentativo di un circolo che porta il nome di una dei criminali gerarchi fascisti di dedicare una serata a Stefano Delle Chiaie, uno dei principali esponenti storici del nazifascismo eversivo italiano ed internazionale. A pochi giorni dalla efferata strage nei confronti della comunità islamica neozelandese compiuta nel nome delle stesse deliranti teorie condannate dalla storia, questa iniziativa suona come una sfida ed una provocazione.

Per questo facciamo appello a tutte le autentiche e conseguenti forze antifasciste piacentine perché si mobilitino per evitare a Piacenza, medaglia d’oro della Resistenza questa nuova grave offese e perché in modo unitario chiedano con forza a questa amministrazione, che già in precedenza aveva dato questa sede per una manifestazione neonazista, di non concedere i locali pubblici della Casa delle Associazioni per questa provocazione fascista. Ora e sempre Resistenza».

Rifondazione Comunista: «Delle Chiaie fuori da Piacenza, Barbieri si vergogni»

Il Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza chiede al sindaco Barbieri di riconsiderare la decisione di concedere lo spazio comunale della Casa delle Associazioni al circolo Nicola Bombacci per «l'iniziativa dichiaratamente fascista con l'ex di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie. A un camerata che, negli anni '60 e '70, si è distinto per l'attività golpista e stragista (partecipò alla riunione all'Hotel Parco dei Principi del 1965 dove si delineò la "Strategia della Tensione" e fu attivo nella pianificazione di diversi attentati successivi) e l'appoggio alle giunte militari sudamericane, non dovrebbe essere garantito dal Comune stesso uno spazio pubblico in cui fare apologia di un idea che ha seminato solo terrore nel nostro Paese. La presenza di un fascista come Delle Chiaie infanga la reputazione di una città Medaglia d'Oro per la Resistenza e l'appoggio del Comune è un vero e proprio insulto alle Istituzioni democratiche nate dalla Resistenza. In un momento storico dove i fantasmi del passato tornano prepotenti (recentemente sedi di sindacati, partitti di Sinistra e dell'Anpi sono state attaccate e insozzate con croci celtiche e svastiche come accadde già prima della Marcia su Roma!), come Rifondazione Comunista, pensiamo sia inaccettabile che un sindaco si schieri a favore di chi diffonde solo odio e terrore. Riteniamo il sindaco Barbieri direttamente responsabile nell'organizzazione dell'iniziativa e questo dimostra di che stampo sia l'attuale Giunta. È ora di chiamarli con il loro nome, questa è una Giunta amica dei fascisti e tale modalità non dovrebbe avere alcune agibilità politica in un Paese Democratico che ha conosciuto gli orrori della dittatura e della guerra».

 
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stefano Delle Chiaie a Piacenza, Pd e Articolo Uno puntano il dito contro l’Amministrazione

IlPiacenza è in caricamento