Stragliati: «Dalla maggioranza bocciatura ideologica alla proposta di estendere le cure territoriali oncologiche in Regione»

«La maggioranza di centrosinistra ha bocciato in modo pretestuoso e con una motivazione ideologica la nostra richiesta di estendere il modello dell’Ausl di Piacenza di cure territoriali per i pazienti oncologici. E’ invece una proposta di buon senso che riproponiamo come emendamento al Defr in discussione anche se non sarà approvata solo perché la proposta viene dai banchi della Lega». Così la consigliera del Carroccio Valentina Stragliati ha rilanciato il modello di quanto sperimentato a Piacenza con risultati ampiamente positivi. «La pandemia – ha detto Stragliati – ha messo imposto una nuova formula di assistenza, necessariamente territoriale e più vicina ai cittadini. A Piacenza, l’equipe del professor Cavanna lo ha fatto e si può fare anche in tutte le Asl della nostra regione. Il modello prevede l'intervento dei medici oncologici o ematologi che dalla rispettiva unità operativa dell'ospedale principale (Piacenza) si spostano giornalmente sul territorio e prestano la loro attività in ambulatori dedicati, con personale infermieristico dedicato negli ospedali di prossimità e in una casa della salute, favorendo la possibilità di visite, esami e cure oncologiche al domicilio dei malati che vengono inseriti nei percorsi diagnostico-terapeutici aziendali». L’esponente del Carroccio ha ricordato che «a Piacenza l’esperienza, nata nel gennaio 2017 ha fatto risparmiare in quattro anni 3680 chilometri a ognuno dei 1339 pazienti curati in prossimità della propria residenza. La maggioranza di centrosinistra in Regione – ha concluso Stragliati – ha perso un’ importante occasione per dare una risposta di qualità e attesa ai cittadini della nostra regione solo perchè questa proposta è venuta dai banchi dell’opposizione».