Stragliati: «In altre regioni vaccinazioni a soggetti fragili. L'Emilia-Romagna cosa aspetta?»

«In alcune regioni italiane sta per essere estesa la vaccinazione anti Covid anche ai soggetti cosiddetti “fragili”. Dopo gli operatori sanitari, il personale della scuola, polizia e militari, gli ospiti delle Rsa e gli anziani over 80, in Toscana ad esempio è iniziata la somministrazione del siero anti-Covid anche ai soggetti fragili, e nel livornese sono stati vaccinati 22 cittadini a rischio, in particolare un gruppo di giovani colpiti da fibrosi cistica e per questo considerati estremamente vulnerabili in caso di contagio. A questo punto: cosa aspetta la Regione Emilia-Romagna ad attivare un percorso di vaccinazione anti Covid anche per i soggetti “estremamente vulnerabili”? Quando si prevede che queste persone possano avere la prima dose di vaccino?». Lo chiede, in un'interrogazione della Lega Er, un atto ispettivo a prima firma Daniele Marchetti, ma sottoscritto anche dai leghisti Simone Pelloni, Valentina Stragliati e Fabio Bergamini.

Tra i soggetti con patologie a rischio che potranno essere vaccinati in alcune regioni italiane, dove è partito il percorso sulle persone “estremamente vulnerabili”, in via prioritaria ci sono i pazienti oncologici, chi soffre di malattie epatiche, insufficienze renali, diabete, malattie cardiocircolatorie, cerebrovascolari, sindrome di Down, malattie respiratorie, condizioni neurologiche o disabilità, chi è in attesa di trapianto o chi soffre di grave obesità.

«Per le categorie di cittadini “estremamente vulnerabili” il vaccino anti Covid è assolutamente importante e sarebbe opportuno un maggiore impegno verso quei pazienti più bisognosi e verso i malati di fibrosi cistica: una tempestiva somministrazione metterebbe in sicurezza molte persone» sottolineano i leghisti.