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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tabacci e Perrucci: «Se si guardasse al merito, Bonaccini dovrebbe vincere»

Bruno Tabacci a Piacenza per sostenere il candidato della civica “Bonaccini presidente” Stefano Perrucci

Se si guardasse al merito, sostiene la lista civica “Bonaccini presidente”, appoggiata dal Centro Democratico di Bruno Tabacci, non ci dovrebbe essere confronto. Il centrosinistra dovrebbe vincere le prossime Elezioni Regionali dell’Emilia-Romagna. Ma non sarà per niente facile. A ribadirlo è stato lo stesso leader del piccolo partito di centrosinistra, Tabacci, in visita a Piacenza per dare manforte al candidato del Centro democratico, Stefano Perrucci. A introdurre l’incontro ci ha pensato Fabrizio Faimali, coordinatore provinciale del Centro Democratico evidenziano come «Perrucci si stia spendendo molto in questa campagna elettorale».

«Sono Elezioni importanti per la Regione – ha preso la parola lo stesso Perrucci - e anche per i risvolti nazionali. La campagna elettorale ha infatti portato sul nostro territorio diversi big del centrodestra. Il motto del cambiamento è un po’ debole, non ho visto alcun messaggio qualificante dal centrodestra in questo periodo. Spero che i cittadini dell’Emilia-Romagna capiscano che questo è un territorio d’eccellenza in vari ambiti, frutto dell’impegno dei suoi abitanti, ma che ha visto il centrosinistra essere il motore di questo successo».

«Esperienza e passione – prosegue il candidato - sono le mie cifre, spero non sia uno slogan vuoto. Sono stato dal 1994 a oggi consigliere comunale o provinciale in diversi passaggi. Viviamo in un territorio che ha un patrimonio paesaggistico e culturale da valorizzare. Territorio ricco di esperienze culturali di vario genere: giro l’Italia a vedere diverse manifestazioni teatrali e culturali, ma devo dire che la nostra tradizione merita e bisogna preservarla. Anzi, proseguire su questa strada con le associazioni».

Stefano Perrucci-8

C’è la necessità di promuovere la salute. «Nel programma di Bonaccini – conclude Perrucci - ci sono asili nido e diritto alla salute: l’Emilia-Romagna è stata utilizzata come esempio anche dal precedente Governo giallo-verde. È sbagliato aumentare la percentuale di privato nel settore sanitario, rincorrendo il modello lombardo». «Se fotografiamo la Regione e la sua alta qualità, la necessità di cambiamento non si vede».

Bruno Tabacci conosce bene, per tante ragioni, Piacenza. «Questa campagna elettorale – ha detto l’ex democristiano - è molto chiara. C’è un’intervista di Romano Prodi a La Stampa dei giorni scorsi che ricorda a tutti le performance della regione, paragonate a quelle delle altre regioni del Nord. Se si guarda alla qualità amministrativa, è un territorio di frontiera avanzata, non da oggi. Se si guarda al merito di Bonaccini e della squadra…Fa un po’ ridere sentir parlare in campagna elettorale di mandare a casa i comunisti, dopo che sono passati così tanti anni. Sono stato eletto per la prima volta a Quistello nel 1970 e all’epoca sì che c’erano: otto comunisti e sette democristiani in Consiglio comunale, oggi siamo sommersi da una marea di liste civiche». «Conosco bene gli esiti del terremoto emiliano – ha aggiunto ancora Tabacci -  essendo dell’oltrepo’ pavese. Non ci dovrebbero essere problemi per Bonaccini, eppure l’esito non è scontato e la competizione è aperta. C’è un vento anti europeista e si guarda ai modelli polacchi e ungheresi. Non sono però convinto che Salvini abbia così tanto voglia di andare al Governo del Paese. C’era già al Governo e ha aperto una crisi non si sa per quale ragione. Si sono impegnati poco, quelli della Lega, sulle questioni strutturali ed economiche e molto alla propaganda. Propaganda generata dalla “Bestia” e che non guarda in faccia a nessuno».

Bruno Tabacci-2

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