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Tagliaferri: «Fare chiarezza sulle dosi del vaccino di AstraZeneca “congelate”»

Il consigliere chiede perché, a uguale legislazione nazionale, Lazio e Toscana abbiano già iniziato la somministrazione, mentre l’Emilia-Romagna no

«Perché in Emilia-Romagna non si stanno utilizzando le dosi del vaccino antiCovid di AstraZeneca? Perché la Regione non segue le orme della Toscana e del Lazio, regioni dove si è già iniziato a usare questi farmaci?». Giancarlo Tagliaferri (Fdi) interroga la Regione per avere chiarezza su quanto raccontato oggi da alcuni mezzi di informazione, secondo cui «le fiale AstraZeneca rimangono in frigo, 18 mila dosi in Emilia, bloccate dal braccio di ferro tra Regione e Ministero. Cinquecento insegnanti e bidelli bolognesi con meno di 55 anni si erano già prenotati per ricevere il vaccino tra domani e lunedì, ma poi è arrivato il segnale di stop e la loro prenotazione è stata sospesa».

Il consigliere chiede chiarezza e interroga la Regione per sapere «quali siano le modalità di prenotazione e la data in cui inizieranno le vaccinazioni agli insegnanti, come già avviene nel Lazio e in Toscana; se fra il personale scolastico da vaccinare siano inclusi anche gli amministrativi; se la Regione intenda includere nel piano vaccini anche quei 500 insegnanti e bidelli bolognesi che avevano risposto all’appello ma che hanno visto comparire la scritta: le giornate di vaccinazione del 13, 14 e 15 non potranno essere svolte».

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