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Tagliaferri (FdI): «Regione non sottovaluti il rischio microcriminalità»

Per il consigliere la quarantena imposta per contenere la diffusione del Covid19 ha come effetto collaterale quello di favorire lo spaccio e i reati di tipo predatorio

«La Regione si adoperi per garantire la sicurezza dei cittadini in un momento in cui la quarantena imposta dal Coronavirus lascia spazi inaspettati alla microcriminalità». A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi).

«Il responsabile della Direzione centrale anticrimine del ministero dell’Interno – riporta il consigliere – ha informato i questori che si sta già registrando il progressivo intensificarsi dello spaccio e delle condotte predatorie a danno di esercizi commerciali e istituti bancari non più presidiati per effetto della chiusura oltre che colpire quelli che, rimanendo aperti in quanto rivenditori di generi di prima necessità, come le farmacie e i negozi di generi alimentari, costituiscono obiettivi particolarmente a rischio anche in relazione agli incassi raccolti a fine giornata (in orario notturno) e ai cosiddetti fondi cassa giacenti».

Tagliaferri, quindi, evidenzia come lo scenario prodotto dalle misure di contenimento costituisca un inaspettato spazio di agibilità per le varie forme di criminalità pronte ad approfittare delle prescritte misure di distanziamento sociale e della conseguente rarefazione delle attività pubbliche per raggiungere finalità illecite.

Da qui l’interrogazione alla Giunta per sapere «cosa intenda fare la Regione rispetto alla situazione emergenziale e al proliferare di episodi di criminalità diffusi in tutto il territorio e quali iniziative intenda adottare, in sinergia con gli enti locali interessati, per contrastare il fenomeno, con particolare riferimento al potenziamento degli organici delle forze dell’ordine a presidio del territorio».

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