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Tagliaferri (Fdi): «Risolvere i problemi degli uffici della motorizzazione civile»

Una risoluzione vuole impegnare la Giunta ad aprire un tavolo di confronto con il governo per smaltire le pratiche arretrate

«La Regione apra un tavolo con il governo per risolvere i problemi degli uffici della motorizzazione civile». A chiederlo è una risoluzione del consigliere di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri, che parte dalla presa d’atto di criticità emerse sul territorio aggravate dalle conseguenze della pandemia da Coronavirus.

Nello specifico la risoluzione impegna la Giunta «ad aprire un tavolo di confronto con il governo nazionale per adottare, con la massima sollecitudine, le soluzioni per porre fine alla carenza di organico degli uffici provinciali della motorizzazione civile; ad assumere opportune iniziative temporanee atte a smaltire il cronico arretrato degli uffici provinciali stessi, specie per quanto concerne gli esami di guida, eventualmente coinvolgendo personale qualificato proveniente da altri settori, come ad esempio dalle Forze armate e/o dalle Forze di polizia, e delegando alle autoscuole i compiti di certificazione in alternativa agli esami, come l’opzione offerta dalla direttiva relativa alla estensione delle patenti da A1 a patenti A2 e A con la sola formazione e senza esame; a concordare con le associazioni di categoria delle autoscuole, maggiormente rappresentative in virtù del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 9 febbraio 2004, interventi per ovviare alla carenza di personale e di strutture, in funzione del miglior servizio da rendere all’utenza e per smaltire il maggior numero di esami arretrati».

Tra le richieste dell’atto di Tagliaferri si segnala anche «ad adottare iniziative per prevedere, in via transitoria, la possibilità che il pagamento delle missioni in conto privato degli esaminatori della Motorizzazione civile possa avvenire dopo lo svolgimento dell’esame anziché in via anticipata; a prendere in considerazione, sempre in via transitoria, una riduzione dei tempi di svolgimento degli esami pratici di guida, disponendo, onde garantire comunque la sicurezza stradale, con apposito decreto ministeriale, un aumento da 6 ore a 10 ore delle lezioni di guida certificate che il candidato deve sostenere per poter svolgere l’esame; ad adottare iniziative per applicare anche per le autoscuole, come già stabilito per altre attività, la misura di distanziamento sociale di un metro, in luogo di quella attualmente prevista, pari a 3 metri quadrati e ad adottare iniziative per incrementare, relativamente all’esame teorico, l’esiguo numero degli esaminatori con funzionari di altre pubbliche amministrazioni o a delegare alle autoscuole l’attestazione di preparazione teorica dei propri allievi».

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