Viabilità, in Emilia-Romagna il piano di Bonaccini divide Lega e Fratelli d'Italia
Botta e risposta tra il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri e il capogruppo della Lega ER Matteo Rancan, a margine della votazione sul Prit, il piano regionale dei trasporti che guarda al 2025
«La Lega "salva" il Pd sulle infrastrutture». La stoccata è di Giancarlo Tagliaferri consigliere regionale di Fratelli d'Italia, impegnato nella votazione in regione sul Prit, il piano regionale dei trasporti che guarda al 2025. Ieri si è consumato in Assemblea legislativa lo strappo nel centrosinistra, con Coraggiosa e Verdi intenzionati a non votare il piano proposto dalla giunta Bonaccini. Ma scintille volano anche nel centrodestra, con Fdi sulle barricate per stoppare il provvedimento e la Lega che ha scelto la strada dell'astensione. Una scelta che evidentemente non è piaciuta ai colleghi di Fdi.
«Fratelli d'Italia è coerentemente all'opposizione degli errori-orrori del centrosinistra sul tema delle infrastrutture», ricorda infatti Tagliaferri. «Siamo all'opposizione perché non amiamo confondere gli elettori, e men che meno prenderli in giro, rincorrendo la maggioranza nei suoi errori e soprattutto nei sui tanti, troppi imbarazzi. Siamo all'opposizione perché è assurdo che chi governa da oltre mezzo secolo l'Emilia-Romagna dica che è colpa del centrodestra se non si fanno opere infrastrutturali utili cittadini". Fratelli d'Italia, conclude il consigliere, "è e rimane con coerenza all'opposizione perché vogliamo opere pubbliche utili, le vogliamo ben progettate e ben costruite ma soprattutto vogliamo dei processi chiari e trasparenti e ben definiti nella definizione di piani estremamente impattanti per la comunità. Tutto quello che non abbiamo visto in questo Prit, in questa giunta e in questo centrosinistra».
La replica passa al capogruppo della Lega Er, Matteo Rancan: «La Lega è e rimane saldamente e convintamente nel centrodestra e all'opposizione in consiglio regionale. Pertanto rispediamo al mittente ogni interpretazione differente rispetto al voto di astensione che abbiamo espresso sul Prit: la realizzazione della quarta corsia dell'A1 da Piacenza a Modena è un'infrastruttura troppo importante per il rilancio del sistema Emilia e per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Certo, ci sono molte cose che non vanno in questo Prit e lo abbiamo detto chiaramente, ma noi non siamo contro le opere infrastrutturali di cui questa regione da anni ha un bisogno drammatico, frutto di ritardi di chi ha finora governato».