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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Tagliare Sì o No il numero dei parlamentari?», piacentini al voto per il Referendum

Seggi aperti nel Piacentino per il Referendum costituzionale il 20 (dalle 7 alle 23) e 21 settembre (dalle 7 alle 15). Tutte le informazioni utili sul voto

Si svolge tra domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre 2020 il Referendum Costituzionale sulla riduzione del numero dei Parlamentari. Si vota anche nei 46 comuni del Piacentino, così come nel resto d'Italia. Si tratta del quarto referendum costituzionale della storia della Repubblica Italiana: il popolo italiano sarà chiamato a votare per approvare o respingere il testo di legge dal titolo "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari".

Il testo del quesito referendario è il seguente: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 240 del 12 ottobre 2019?".

Le votazioni si terranno domenica 20 settembre dalle 7 alle 23 e lunedì 21 settembre dalle 7 alle 15. Si dovevano svolgere domenica 29 marzo, ma la pandemia ha causato il rinvio. Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione lunedì e l'accertamento del numero dei votanti. In contemporanea in quelle due giornate i residenti del comune di Ferriere devono votare per le Elezioni Comunali, mentre diverse regioni - non l'Emilia-Romagna, che ha da poco rinnovato la sua Assemblea - sono alle prese con le Elezioni Regionali. seggi 2-2-2

Nessun quorum

A differenza dei referendum abrogativi, la validità del Referendum non è determinata dal raggiungimento della metà più uno degli elettori aventi diritto. La riforma sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendentemente dal numero di persone che si recherà ai seggi. 

Gli articoli 

Sono in tutto quattro gli articoli che compongono il disegno di legge costituzionale: 

L'Articolo 1 modifica l'Articolo 56 della Costituzione, riducendo il numero dei deputati dagli attuali 630 a 400. Il numero dei deputati eletti nella Circoscrizione Estero passerebbe da 12 a 8.

L'Articolo 2 modifica l'Articolo 57 della Costituzione, riducendo il numero dei senatori elettivi da 315 a 200, e dei senatori eletti nella Circoscrizione estero da 6 a 4. Inoltre, il numero minimo dei senatori assegnati a ogni Regione si abbassa da 7 a 3. Nel testo le due province autonome di Trento e Bolzano vengono equiparate alle altre Regioni, ottenendo tre senatori a testa. 

L'Articolo 3 modifica il secondo comma dell'Articolo 59 della Costituzione: "Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita  cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque".

L'Articolo 4, infine, disciplina l'entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge, che "si applicano a decorrere dalla data del primo scioglimento o della prima cessazione delle Camere successiva alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale e comunque non prima che siano decorsi sessanta giorni dalla predetta data di entrata in vigore". seggi-4-2

Mascherine, aree di attesa e gel per le mani: tutte le misure anti-covid ai seggi

"In tutte le sezioni elettorali dovranno essere rispettate le misure anti-covid per la tutela della salute dei cittadini - si ricorda dal ministero dell'Interno - Per il voto in sicurezza: uso obbligatorio della mascherina per accedere ai seggi, sia per elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare (presidenti e scrutatori dovranno sostituire i dispositivi di protezione individuale ogni 4-6 ore); divieto di assembramenti all'interno delle sezioni, previste aree di attesa all'esterno; uso del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto".

Per "assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria, anche a coloro che andranno a raccogliere il voto", il decreto legge 14 agosto 2020 numero 103 ha stabilito particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi. "Questo compito - ricorda il Viminale - è affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali che si recano presso le abitazioni degli elettori. Proprio per incrementare il numero delle sezioni ospedaliere e ampliare la platea dei comuni nei quali istituirle, il decreto legge n.103/2020 prevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200. La scelta di affidare la raccolta del voto domiciliare alle sezioni ospedaliere, composte da personale appositamente formato, è dovuta all'esigenza di garantire la sicurezza sanitaria anche nella fase dello scrutinio". Le nuove disposizioni consentono agli elettori che si trovano nelle condizioni previste dal decreto legge e che ne facciano richiesta, di poter votare per tutte le prossime consultazioni referendarie, regionali e comunali. In collaborazione con il ministero della Salute, sono state diramate, anche di recente, indicazioni operative per i componenti dei seggi speciali, al fine di garantire la raccolta del voto in condizioni di sicurezza. Inoltre, sono stati anche previsti corsi di formazione dedicati a coloro che dovranno raccogliere il voto domiciliare, i quali saranno anche forniti dei dispositivi di protezione individuale ritenuti necessari".

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