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Tarasconi (Pd) in visita al centro diurno per anziani del Facsal

«Esempio di lavoro di squadra per un servizio indispensabile alla comunità»

Il centro diurno per anziani del Facsal è stato visitato questa mattina dalla consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi accompagnata da Maria Luisa Contardi e Daniela Sartori, rispettivamente  vicepresidente e coordinatrice dei centri diurni di Unicoop, la cooperativa che ha in gestione la struttura. Visita mirata a vedere di persona come stanno andando le cose in uno dei tre centri che per primi a Piacenza sono stati chiusi non appena è scattata l’emergenza covid e ora, dal 13 luglio, due di questi (Facsal e Besurica, entrambi Unicoop) hanno riaperto battenti seguendo le linee guida della Regione Emilia-Romagna studiate per evitare nuovi contagi. 

«Centri come questo sono essenziali per la comunità - spiega la consigliera dem - perché forniscono un servizio di alto livello rivolto a persone che ne hanno assoluto bisogno. Non stiamo parlando di centri ricreativi dove gli anziani giocano a carte per passare il tempo; stiamo parlando di strutture specializzate con infermieri, fisioterapisti e operatori sociosanitari. Tutte figure che in questi mesi di lockdown non potevano essere sostituite adeguatamente dai famigliari degli anziani ospitati dalle strutture stesse. Anziani che, lo ricordiamo, non sono autosufficienti». 

La principale funzione del Centro diurno del Facsal, dunque, è quella di fornire un’assistenza professionale a persone anziane che non sono in grado di autogestirsi, contribuendo alla riabilitazione delle loro funzioni cognitive. Funzioni che in molti casi - come segnalato più volte dai famigliari che si sono trovati ad accudirli per quasi quattro mesi - sono peggiorate nel periodo di quarantena. 

Riaprire queste strutture e farlo in sicurezza, dunque, era una priorità assoluta. E’ sempre stata l’opinione della consigliera Katia Tarasconi che, fin dalla pubblicazione delle linee guida regionali lo scorso 17 giugno, si è impegnata perché questo avvenisse pur nella difficoltà del momento. Il centro diurno del Facsal è dunque tornato operativo dal 13 luglio nel rispetto delle nuove disposizioni. «E’ stato fatto un ottimo lavoro di squadra - commenta Tarasconi - ed è così che deve essere soprattutto in un periodo come quello attuale. La collaborazione tra Regione, Comune, privato sociale hanno fatto in modo di restituire alla comunità un servizio di cui gli anziani e le loro famiglie avevano necessità assoluta». 

Dopo la chiusura del 22 febbraio, il centro ha quindi riaperto dal 13 luglio e fornisce i suoi servizi specializzati dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì (il sabato è escluso, anche se prima era compreso). Gli anziani certificati come non autosufficienti ospitati dal centro diurno del Facsal sono 14 rispetto ai 25 del periodo pre-covid; e ciò per consentire il rispetto del distanziamento sociale e il rapporto numerico tra operatori e ospiti. Il servizio è contrattualizzato fino al 31 ottobre dopodiché, valutata la situazione, si deciderà come proseguire. 

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